Fino al 12 agosto di quest’anno gli imprenditori piacentini lavoreranno per pagare le tasse, e solo dal 13 agosto per se stessi e per le proprie famiglie. Lo attesta il Total Tax Rate calcolato da Cna a livello nazionale, in uno studio che pone Piacenza al 52esimo posto tra le 115 province italiane con un 63% di tasse pagate sui redditi delle imprese: tra le province vicine stanno peggio Cremona (decima) e Parma (33esima), meglio di noi Lodi (77esima).
Il dato – come ha spiegato il direttore di Cna Piacenza, Enrica Gambazza – proviene dal 'Rapporto 2015 dell'Osservatorio Cna sulla tassazione della piccola impresa', ed è calcolato su un'impresa individuale che utilizzi un laboratorio artigiano di 350 mq ed un negozio destinato alla vendita di 175 mq e che disponga di macchinari, attrezzature, mobili e macchine d'ufficio e di un automezzo per il trasporto in conto proprio, che ricavi 431mila euro e impieghi 4 operai ed un impiegato e che abbia un reddito d'impresa prima delle imposte deducibili di 50mila euro.
Nonostante nel 2015 rispetto al 2014 il peso complessivo del fisco sia atteso in calo (sempre che non aumenti la tassazione locale, cosa contro la quale "Cna – ha spiegato il presidente provinciale Dario Costantini – non arretrerà di un centimetro") per il taglio dell'Irap, che si trasforma comunque in reddito d'impresa e diventa soggetto all'Irpef, dal 2011 ad oggi pesano maggiormente Imu, tassi e spese per i rifiuti.
"Siamo stufi di politiche urlate – ha chiosato Costantini . ma il messaggio di Cna alla politica, dati alla mano, è di agire di conseguenza perchè la situazione sta diventando insostenibile. Se la media del Total Tax Rate in Europa, secondo la Banca Mondiale, era del 41% mentre in italia si supera il 65,8, sorgono spontanee diverse domande allarmanti. Fino a quando l'export piacentino potrà reggere, di fronte a questa zavorra? Quanti vorranno ancora rischiare qui, prima di decidere di delocalizzare? Come potranno resistere le imprese già in crisi, che versano l'Iva molto prima di vedere i pagamenti, e non possono compensare fiscalmente questo guaio?".
"Quanto dichiarato dal sindaco sul rischio di nuove tasse – ha attaccato Costantini – non mi è piaciuto. Occorre fare di più tanto a Roma come a Piacenza".
"Proposte di modifica – ha aggiunto Gambazza – Cna ne ha fatte parecchie, ma se vogliamo avere una prospettiva occorre cambiare, perchè la corda si sta per spezzare". "Anche perchè – ha chiuso Costantini – la media di tempo dedicato ogni anno al disbrigo delle faccende fiscali in Europa è di 179 ore, in Italia di 269".