Attenzione specifica ai soggetti piú deboli e portatori di disabilitá. Questo il senso del percorso di riprogettazione di una ventina di alloggi residenziali avviato da Comune di Piacenza ed Acer.
Con la collaborazione di Criba-Centro Regionale di Informazione sul Benessere Ambientale e di Caad-Centro per l'Adattamento Domestico, si definiranno le ristrutturazioni dei singoli edifici al fine di ottenere un piú alto livello di accessibilitá e di autonomia per i cittadini con disabilitá.
Il tutto avverrà senza rinunciare ad attrattiva ed aspetti "estetici" degli edifici: i progetti saranno infatti anche sottoposti all'attenzione di una commissione consultiva ad hoc, a cui verranno invitate anche le realtà associative rappresentative del mondo della disabilità.
Importante anche il ruolo di Cerpa (Centro europeo di ricerca e promozione dell'accessibilità) Italia onlus, i cui responsabili hanno presentato il protocollo firmato con Cispel (il coordinamento per le politiche abitative della Regione): le parole d'ordine sono vivibilità e sostenibilitá, nel contesto di politiche che guardano a quello che l'assessore comunale Stefano Cugini ha definito "benessere ambientale".
I primi alloggi Erp coinvolti (oggi si situa al 5% la tipologia in grado di rispondere alle disabilitá più gravi) saranno due nel quartiere San Sepolcro e due in via XXI Aprile: le quattro residenze saranno terminate entro fine maggio. In seguito partiranno le ristrutturazioni di tre palazzi a Barriera Farnese (10 alloggi pronti nel 2017). Altri 5/6 alloggi sono in fase di realizzazione nelle ristrutturazioni in atto a Barriera Roma e San Sepolcro.
Il presidente Acer, Massimo Savi, ha evidenziato come "il sogno sia quello di arrivare nel tempo al 100% di alloggi cosí flessibili da poter accogliere persone con le piú diverse disabilità", mentre l'assessore Cugini ha ribadito come la crisi possa anche essere "occasione per fare rete: il 'sistema Piacenza' è al dunque in merito all'edilizia residenziale pubblica".