Piacenza Jazz Fest 2015: Dave Weckl Acoustic Band al Teatro Verdi

Mentre il programma del Piacenza Jazz Fest 2015 si sta avviando ad assumere la sua forma definitiva, ci sono già alcune certezze, come la data della serata pre-inaugurale che quest’anno sarà in Val d’Arda, affidata alla Dave Weckl Acoustic Band, che suonerà sabato 2 maggio 2015 nella splendida cornice del Teatro Verdi di Fiorenzuola d’Arda alle ore 21:15.

Radio Sound

Il Piacenza Jazz Fest è un vero e proprio punto di riferimento nel panorama italiano in virtù dei musicisti che vi partecipano, la sua organizzazione è curata dall’associazione culturale Piacenza Jazz Club con il sostegno fondamentale della Fondazione di Piacenza e Vigevano, del Comune di Piacenza e del Comune di Fiorenzuola d’Arda, della Provincia di Piacenza e della Regione Emilia-Romagna e il patrocinio del MiBAC (il Ministero per i beni e le attività culturali). Nel 2015 la manifestazione festeggerà la dodicesima edizione e la sua programmazione partirà in concomitanza con l’apertura di EXPO 2015.

Si parte subito in grande stile con questa bella novità d’oltreoceano: la Dave Weckl Acoustic Band. Il concerto è organizzato in stretta collaborazione e con il sostegno del Comune di Fiorenzuola D’Arda (storico partner del festival piacentino) figura come il primo appuntamento del cartellone 2015. La Dave Weckl Acoustic Band è una formazione nuovissima che porta il nome del suo leader, il batterista Dave Weckl ed è composta da musicisti di grande prestigio internazionale come Gary Meek al sax tenore, Makoto Ozone al pianoforte e organo hammond (gli appassionati ricorderanno i mitici anni in duo con il vibrafonista Gary Burton) e Tom Kennedy al basso elettrico.

Questo concerto sarà l’occasione per la band di presentare in Italia il suo primo lavoro insieme, intitolato “Of the same mind”, un album registrato in soli due giorni a cui questi musicisti sono particolarmente legati perché lo considerano la realizzazione di un sogno, quello di suonare insieme, ed è il frutto di un’alchimia speciale che si è venuta a creare sul palco, come il titolo stesso lascia intuire.

I quattro, infatti, non avevano mai collaborato, tranne il batterista Weckl, il vero collante del progetto, che aveva suonato con alcuni di loro, fino a una tournée in cui si sono ritrovati insieme al fianco del chitarrista Mike Stern nel 2013. Nel corso di questo tour accadde che i momenti di improvvisazione, affidati alla band che accompagnava Stern, diventavano sempre più intensi e coinvolgenti, l’intesa tra i musicisti sempre più nitida, tanto da convincerli a registrare le loro performance insieme. Il prodotto che ne è uscito è una miscela esplosiva di questa sorta di varie jam sessions in cui ciascuno di loro riesce a esprimere il meglio di sé, unite a sonorità funky, a ritmi latini e tanto, tanto groove.

L’entusiasmo e il piacere dei quattro musicisti di suonare insieme è così tangibile da coinvolgere inevitabilmente anche il pubblico presente ai loro concerti, che ne viene contagiato.

A proposito della soddisfazione che gli procura questo progetto, il suo leader, Dave Weckl, ha dichiarato: <<La ragione per cui ho messo insieme questa band è proprio in ragione della chimica speciale che si crea tra noi quattro, e in particolare la sezione ritmica. Ho suonato con il bassista (Tom Kennedy) da quando avevamo 15 anni>>.

Un episodio divertente che fa capire il clima che si è venuto a creare tra questi musicisti è legato in particolare a uno dei brani dell’album, intitolato “Stay Out”, ovvero “stanne fuori”. Nel corso di uno dei concerti il grande Mike Stern avrebbe infatti voluto riprendere con la normale esecuzione del brano dopo il momento di improvvisazione lasciato agli altri musicisti del gruppo, ma questi si stavano divertendo talmente tanto a suonare insieme da arrivare a dirgli di aspettare ancora un attimo e di lasciarli così continuare con la loro jam session, ora diventata una traccia del disco.

Dave Weckl non è solo un batterista famoso in tutto il mondo, ma è considerato anche uno dei migliori 25 di tutti i tempi, secondo la rivista “Modern Drummer”, che lo ha inserito anche nella sua Hall of Fame. Musicista eclettico, che si è cimentato con una straordinaria varietà di generi e con musicisti di diverse provenienze, tra cui Madonna, Diana Ross, Michel Camilo, Simon & Garfunkel e Robert Plant, il suo primo amore rimane il Jazz. Egli è forse meglio conosciuto come il batterista che per sette anni ha accompagnato Chick Corea, suonando sia nella Elektric Band sia nella Acoustik. La sua discografia è davvero impressionante, include oltre a una decina di album come leader, anche numerosissime incisioni in cui ha suonato per progetti di colleghi, cinque album con la sua band, ma anche una serie di DVD dove insegna a suonare il suo strumento. Molto interessante anche il suo ultimo progetto, la realizzazione del volume “The Color of Rhythm”: una serie di fotografie in cui i suoi movimenti alla batteria vengono elaborati e rappresentati visivamente grazie all’uso delle luci e del colore.

Makoto Ozone è un pianista giapponese che ha studiato e ha iniziato a suonare fin dagli anni Ottanta insieme a musicisti di altissimo livello, come Gary Burton, Chick Corea, Ellis e Brandford Marsalis. In anni più recenti Ozone si è dedicato molto anche al repertorio classico e ha suonato con le maggiori orchestre filarmoniche in tutto il mondo. Queste esperienze l’hanno portato a degli interessanti tentativi di contaminazione tra i due mondi, ad esempio scrivendo degli arrangiamenti jazz di grandi pezzi classici, come il concerto n. 9 di Mozart.

Tom Kennedy è considerato uno dei migliori bassisti al mondo, un maestro del suo genere, tanto da essere chiamato a suonare in tournée e a registrare dischi insieme a moltissime leggende viventi fin da quando era solo un ragazzo – musicisti eccellenti come Freddie Hubbard, James Moody, Nat Adderly, Sonny Stitt, Stan Kenton e Bill Connors – e successivamente suonando il suo basso elettrico con alcuni grandissimi come Bill Connors e Michael Brecker, Tania Maria e Al DiMeola.

Gary Meek è un polistrumentista molto versatile che si è fatto conoscere a livello mondiale grazie a tour con artisti come Dionne Warwick; il sax soprano è lo strumento con cui riesce ad esprimere al meglio il suo stile, che combina ritmi latini con il Funky e le improvvisazioni più spiccatamente jazz.