Incontro con il dirigente dell'ufficio amministrativo e immigrazione, Maurizio Mobilio
Tutti i detentori di armi, anche bianche, dovranno produrre un certificato medico che attesti la loro idoneità entro il 4 maggio 2015. Molti detentori di armi già lo sanno, ma altri potrebbero non essere informati e i termini stanno scadendo. E' la ragione per la quale oggi il dirigente della questura Maurizio Mobilio, capo dell'Ufficio amministrativo e dell'immigrazione da cui dipendono tutte le questioni legate alle armi, ha deciso di incontrare la stampa.
Il detentore di armi (e non solo armi da fuoco ma anche armi bianche ovvero coltelli da collezione, sciabole, pugnali eccetera) deve portare alla questura o ai carabinieri (a seconda del luogo di residenza) un certificato rilasciato dall'Asl rivolgendosi prima al proprio medico di base che a sua volta rilascia un primo certificato preliminare. Dopodiché l'Azienda Usl effettua una visita che attesta l'idoneità psicofisica ed emette il certificato. Questo secondo documento deve essere trasmesso alla questura per chi è residente in città mentre per i residenti della provincia dovrà essere recapitato alla stazione dei carabinieri di competenza. Per la trasmissione può essere utilizzata la posta oppure può essere portato direttamente negli uffici di viale Malta (per quanto riguarda la questura) negli orari prestabiliti.
Questa procedura rientra in un più vasto disegno del Ministero legati alla verifica su chi possiede le armi e al monitoraggio delle stesse.
Ci sono delle eccezioni: sono esentati dal produrre questo certificato alcune categorie di detentori. Chi ha già il porto di pistola per difesa personale che è un titolo che dura un anno ed è rilasciato dal prefetto. Chi ha questo porto è esentato perché, per così dire, già "coperto". Sono esentati anche tutti i possessori di fucili da caccia e da tiro a volo, visto che hanno già il titolo che consente di detenere armi per sei anni.
In caso di mancata consegna del certificato medico la legge prevede sanzioni, che sono graduate. In un primo momento il detentore che non presenta l'idoeità verrà diffidato: dovrà portare il certificato entro un mese. Se non lo porta, scatterà la sanzione e il divieto di possedere armi.
Il commissario Mobilio coglie l'occasione per ricordare che coloro che possiedono armi legalmente detenute devono conservarle rigorosamente nel luogo di denuncia e con la cura necessaria.
Quano si parla di detentori di armi, solo a Piacenza si parla di decine di migliaia di persone.