Chitarre e gioco ludico, Piacenza tocca le corde giuste

Tra recupero del vero spirito del gioco e note musicali di qualità, Piacenza punta a toccare le corde giuste. Questo il senso della doppia presentazione che ha unito gli eventi del primo Festival delle Chitarre di Piacenza, in calendario da dopodomani (venerdí 24 aprile) a venerdí 8 maggio, con l'appuntamento "…Quando giocare non è un azzardo".
Le due iniziative (proposte rispettivamente dal chitarrista Antonio Amodeo, tornato a Piacenza dopo una lunga permanenza in Germania, e dall'associazione Orizzonte degli eventi) "sono accomunate – come ha spiegato l'assessora Giulia Piroli – dall'aver partecipato con successo al primo bando Giovani Progetti: 15mila euro sono stati destinati alle migliori idee (una è stata presentata nei giorni scorsi presso Tice) di associazioni e gruppi che vogliono favorire il protagonismo giovanile". Da notare il fatto che sia Spazio 4 che il "rinato" Spazio 2, centri aggregativi comunali, saranno coinvolti tra le location degli eventi.
Spazio 4 ospiterà alle 21 di domani (giovedí 23) l'iniziativa che consta "di una serata ludica – ha spiegato Federica Manente, di Orizzonte degli eventi – che punta a rimettere al centro il gioco nel suo vero senso, per tenersi distanti dall'azzardopatia". Ecco allora che creativitá e divertimento puro saranno al centro della serata che sará incentrata su giochi da tavolo classici e moderni, per tutte le etá. Altre iniziative della stessa associazione sono inoltre previste a maggio.
Quattro invece gli appuntamenti del Festival delle chitarre. Venerdí 24 Giulio Tampalini, chitarrista e concertista tra i piú apprezzati in Europa, suonerá dalle 21 nella chiesa di San Giuseppe Ospedale di via Campagna, per la prima volta location di un concerto. 
L'oratorio della chiesa SS. Angeli Custodi di Borgotrebbia ospiterá invece alle 21 di giovedí 30 aprile il Trio Fandujo, nato a Piacenza dall'unione di musicisti di Messico, Ungheria e Italia.
A Spazio 2 di via XXIV Maggio, dalle 18:30 di domenica 3 maggio, suoneranno invece Paolo Codognola, lo stesso Amodeo e Michael Fortunati: tre modi diversi di approcciarsi alla sei corde in una stessa gig, aperta da un aperitivo.
I chitarristi del Conservatorio Nicolini chiuderanno il Festival alle 21 di venerdí 8 maggio nella chiesa di Santa Brigida con un repertorio che spazierá dal Seicento al Novecento.
"L'idea – ha sottolineato Amodeo – è abbattere le barriere tra i generi e di avviare un Festival capace di durare nel tempo".

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