Altra grana per l'amministrazione comunale. Parliamo dello stato di agitazione, proclamato oggi, giovedì 16 aprile, dal Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale. Tanti – e forse troppi – per gli agenti i punti non ancora chiariti da parte del Comune e così, dopo la richiesta di un incontro urgente al sindaco Paolo Dosi (che non si è mai tenuto) il sindacato ha deciso di mettere in atto la prima azione concreta di protesta verso l'amministrazione.
IL COMUNICATO – Dunque, dove eravamo rimasti? Purtroppo al punto di partenza, anzi addirittura abbiamo fatto dei passi indietro… per questo siamo costretti a proclamare nuovamente lo stato di agitazione, cui seguiranno azioni sindacali nel mese di maggio. In luglio avevamo accettato la sospensione dello stato di agitazione nella speranza che questa Amministrazione si decidesse a far fronte alle problematiche sottoposte alla Sua attenzione dalla scrivente O.S. DICCAP_SULPL, maggiormente rappresentativa dei lavoratori della Polizia Municipale. La stessa si vede costretta a riaprire il contenzioso, vista la passività, l’inerzia e la refrattarietà dell’Amministrazione piacentina e dei suoi vertici verso i problemi che da troppo tempo ormai affliggono gli operatori di PM. In Dicembre poi, il DICCAP_SULPL non ha sottoscritto il CDI, poiché a nostro avviso il C.D.I. pre assemblea era uguale, salvo qualche nota integrativa senza valore e strani artifici lessicali, a quello firmato da Cgil-Cisl e Uil, e respinto dai Lavoratori. Inutile dire che durante questo lasso di tempo l’intero Corpo, abbandonato a se stesso, è andato avanti per forza d’inerzia e grazie alla buona volontà e al senso del dovere dei suoi componenti. Ma inevitabilmente, da luglio ad oggi, alle vecchie problematiche irrisolte, che non vogliamo rielencare in questa sede, altre e sempre più gravose se ne sono aggiunte. Ovviamente molteplici sono stati i tentativi fatti da questa O.S. per affrontarle con chi di dovere, purtroppo tutti tentativi vani, rimasti senza soluzione e spesso senza risposta alcuna. Non ultimo per importanza, ma solo in ordine di tempo, la missiva indirizzata al sig. Sindaco di Piacenza Dott. Paolo Dosi, in cui la Segreteria Provinciale DICCAP_SULPL, Gli chiedeva un incontro urgentissimo, richiesto all’unanimità dai lavoratori della PM che in data 23.03.2015 avevano partecipato alla nostra Assemblea. Ad oggi, anche questa richiesta è rimasta inascoltata. Nella lettera, in qualità di Assessore della PM il Sindaco veniva reso edotto ed interpellato in merito a questioni (non di natura organizzativa, di competenza del Comandante) sopraggiunte, su cui i lavoratori chiedevano delucidazioni:
Chiarimenti in merito ai festivi e festivi infrasettimanali in quanto, agli atti risulta che a parte il “sentito dire” dall’ufficio organizzazione del personale, nulla di scritto è pervenuto relativamente all’art. 24 c.2 del CCNL del 14.09.2000, se non una unilaterale interpretazione orale dello stesso (negazione del riposo compensativo per il festivo infrasettimanale lavorato), priva di supporto normativo e che comporta disparità di trattamento tra i lavoratori, che equivale a negare arbitrariamente un diritto.
Ridefinizione degli standard della Polizza Infortunio per gli operatori della Polizia Municipale: allo stato attuale, in base ai massimali della Polizza stipulata appare evidente che la vita di un operatore di Pm vale molto meno di quella di un qualsiasi Amministratore del Comune di Piacenza. Dal momento che, vista la tipologia di lavoro espletato, il rischio di infortunio per un Agente che opera su strada è esponenziale rispetto a chi opera prevalentemente in luoghi “protetti”, chiediamo un giusto adeguamento dei massimali della polizza e la copertura delle spese mediche.
Richiesta Commissione Medica di Verifica al fine di effettuare una revisione dei certificati medici: Ragionando nell’ottica di dover tutelare tutti i lavoratori e nel rispetto della trasparenza della Pubblica Amministrazione, la scrivente O.S. chiede che la CMV effettui una revisione dei certificati, al fine di tutelare sia i lavoratori affetti da patologie conclamate che hanno tutto il diritto di svolgere servizio interno, sia i lavoratori in servizio esterno, che con l’aumento di personale potrebbero essere alleggeriti dalla mole di lavoro quotidiano, distribuendolo in modo più equo e meno gravoso per tutti. Una nuova intesa con la medicina del lavoro servirebbe ad accertare chi sono realmente gli agenti “non idonei al servizio esterno”. Questa O.S. ritiene che tutti i lavoratori abbiano il medesimo diritto di essere tutelati, per cui il particolare non deve prevaricare e condizionare la collettività, nonché le superiori esigenze del servizio da offrire alla nostra città.
Equa distribuzione di turni/servizi e straordinari, in base alla vigente legislazione e al dovere di imparzialità della Pubblica Amministrazione. In particolare, relativamente ai servizi svolti in orario straordinario, si ricorda che in quanto tale, lo stesso non è ne prevedibile, ne programmabile.
Missioni: a tutt’oggi ai lavoratori della PM assegnati alle missioni viene impartita la disposizione verbale di non timbrare ne in ingresso, ne in uscita. Ma occorre considerare che l’unico modo per il lavoratore di attestare la presenza in servizio ed essere tutelato in caso di infortunio è il badge, quindi la timbratura.
La Polizia Municipale di Piacenza continuerà come sempre ha fatto ad impegnarsi a 360° su tutti i fronti della sicurezza cittadina; tuttavia è ora che i vari amministratori si assumano le responsabilità per le quali sono pagati dai contribuenti e quindi affrontino le emergenze del Corpo di PM. Il Corpo è fatto di lavoratori con una dignità troppe volte calpestata; gli operatori non servono solo per tamponare emergenze reali o per dar lustro alla propria azione amministrativa: si sente parlare, soprattutto in campagna elettorale di voler restituire alla città tutti i “vigili” imboscati negli uffici, senza precisare che il personale destinato all’attività interna è quasi per buona parte in possesso di certificato medico, siamo perennemente sotto organico, con un’età media di 47,5 anni e priva di un numero sufficiente di ufficiali. Invitiamo gli Amministratori a metterci la faccia, come facciamo noi e a fornirci delle soluzioni e a darci delle risposte concrete. Il silenzio non è una risposta, in questo caso. Compito del sig. Sindaco è anche farsi carico delle problematiche dei Suoi lavoratori, che si definiscono “diversamente impiegati comunali”, e la Sua volontà di voler contribuire alla realizzazione del BENESSERE ORGANIZZATIVO dell’Ente e dei Suoi Dipendenti non può concretizzarsi certo facendo compilare ai dipendenti questionari online anonimi, ma con azioni concrete per il raggiungimento dello stesso. In conclusione, gli operatori chiedono solamente l’applicazione di tutti gli istituti contrattuali previsti, peraltro riconosciuti per intero in tutte le città capoluogo di provincia della Regione Emilia Romagna (tra i più significativi la prevenzione salute con esclusione dai servizi notturni del personale che raggiunge una determina fascia di età e l’indennizzo degli infortuni con danno biologico permanente (da 0 al 6% sono esclusi dal rimborso INAIL), indennità di rischio e disagio che valgono 1 euro al giorno ciascuna per ogni giorno effettivamente lavorato, benessere organizzativo che si traduce in 5 minuti aggiuntivi di tolleranza di ingresso e uscita dal lavoro con risparmio da parte dell’amministrazione di eventuali straordinari, la nomina di ufficiali giacenti in graduatorie ancora valide quasi a costo zero, il riconoscimento di un emolumento nel caso di pronta disponibilità del personale), e una riorganizzazione funzionale alle esigenze dei cittadini e del Corpo di Polizia Municipale. Ci riserviamo di rendere edotta la cittadinanza con ogni mezzo a nostra disposizione per far comprendere il senso profondo del malessere del Corpo che non è, evidentemente, solo legato a ragioni di natura economica.
Il Coordinatore Area Territoriale Vasta
di Piacenza e Parma DICCAP_SULPL
Dott. Miriam Palumbo