Criticità idrauliche dell’Arda, Gazzolo: “Chiesti 2 milioni e 300mila euro”

 Difesa del suolo, presentati stamattina a Cortemaggiore, in provincia di Piacenza, i risultati dell’attività di studio sulle criticità idrauliche dell’Arda svolta da Regione, Autorità di Bacino e Aipo.

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“È il primo passo verso un progetto che ha l’obiettivo di mettere in sicurezza i comuni limitrofi al corso del torrente, in particolare gli abitati di Fiorenzuola, Cortemaggiore, Villanova e San Pietro in Cerro”, ha spiegato durante la presentazione l’assessore regionale alla Difesa del suolo Paola Gazzolo.
L’analisi ha riguardato il comportamento idraulico dell’intera asta dell’Arda, dall’invaso di Mignano alla confluenza nel fiume Po, attraverso la simulazione di portate e livelli idrici lungo il corso d’acqua e lo sviluppo di un modello che ha consentito di definire l’entità degli allagamenti.
“La base di conoscenze di cui ora siamo in possesso – ha proseguito Gazzolo – permetterà di coinvolgere tutti gli Enti interessati, a partire dai Comuni rivieraschi, per una valutazione congiunta delle criticità e delle misure da assumere per la mitigazione del rischio”.
L’assessore ha ricordato come la richiesta di uno specifico finanziamento di 2 milioni e 300 mila euro da destinare all’Arda sia già stata recentemente avanzata dalla Regione al Governo nell’ambito del Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico 2014-2020: “Si tratta di fondi indispensabili per realizzare interventi di sistemazione idraulica, anche attraverso il ripristino di opere strategiche esistenti. Consideriamo questi lavori prioritari e per tale ragione ne abbiamo segnalato l’urgenza al Consiglio dei ministri”.
Nel frattempo, con l’approvazione del bilancio regionale per il 2015 verranno rese disponibili risorse per la manutenzione della rete idrografica a partire dall’alto bacino del torrente, nei comuni di Morfasso, Vernasca, Lugagnano, Alseno, Gropparello e Carpaneto, per poi proseguire con gli interventi definiti in base alle priorità segnalate dallo studio e con le attività di taglio selettivo della vegetazione a costo zero.
“Siamo al lavoro per delineare una strategia complessiva di intervento capace di affiancare manutenzioni da svolgere nell’immediato ad interventi strutturali di più ampio respiro, anche nell’ottica della riqualificazione fluviale – ha concluso Gazzolo -. É un processo che richiede una chiara assunzione di responsabilità da parte di tutti per raggiungere al più presto la piena sicurezza delle popolazioni che si affacciano sul nodo idraulico dell’Arda: per questo serve proseguire con un confronto permanente tra le Istituzioni”.