Due anni di attesa è un tempo troppo lungo: i lavoratori del turismo chiedono il rinnovo del contratto. Per questo, il prossimo mercoledì 15 aprile, sciopereranno gli addetti degli alberghi, dei bar e ristoranti, delle refezioni scolastiche e ospedaliere, dei self-service,delle agenzie di viaggio e dei punti di ristoro autostradali. Più di un milione di persone nel Paese senza il contratto nazionale del turismo, da due anni. Nel piacentino sono coinvolti oltre 3.000 addetti, di cui molti occupati nella ristorazione. Oggi, lunedì 13 aprile 2015 una conferenza stampa con i vertici del sindacato del comparto del commercio di Cgil, Cisl e Uil di Piacenza (Filcams-Fisascat e Uiltucs) hanno spiegato i perché della protesta. L’impossibilità di addivenire al rinnovo è stata provocata dalla volontà di Confindustria, Fiavet, Fipe, Angem e Alleanza delleVCooperative di ridurre tutele normative e salariali addebitando i costi reali e presunti della crisi alle lavoratrici e ai lavoratori. Le maggiori associazioni datoriali, che non evidenziano unità di intenti, hanno lasciato la già difficile trattativa pretendendo tavoli separati al fine di concludere con rinnovi di settore. Tavoli di confronto non praticabili dalle organizzazioni sindacali, a causa delle richieste poste in essere, richieste puramente sostitutive volte solo ed unicamente alla compressione del costo del lavoro mediante l’abbassamento delle tutele e dei salari dei lavoratori. Le controparti avrebbero infatti preteso l’abolizione degli scatti di anzianità, l'individuazione di modalità diverse sul trattamento economico della malattia, un indebolimento della clausola sociale in
caso di cambi di concessione o di appalto l’abolizione dei permessi individuali. A questo si aggiunga il fatto che i contatti con le organizzazioni datoriali si sono fermati a maggio delLa mancata volontà di chiudere dignitosamente un rinnovo di CCNL che riguarda una platea di più di un milione di lavoratori in un momento particolare come questo per il settore turismo in Italia, con l'EXPO e il Giubileo alle porte, la dice lunga sulla miopia di una compagine datoriale che continua a non voler comprendere che la professionalità e la valorizzazione dei lavoratori sono fondamentali per rilanciare questo settore. Da una crisi che sembra sempre più profonda l'Italia potrebbe infatti uscire investendo proprio sul turismo, e sulle sue vere risorse: le lavoratrici ed i lavoratori. Per questo non è più possibile aspettare: sono passati due anni, In occasione dello sciopero unitario dei lavoratori del turismo saranno tre le manifestazioni nazionali in programma in altrettanti luoghi simbolo: Milano (a cui parteciperanno i lavoratori di Piacenza e provincia, con comizio finale in piazza Fontana verso le ore 12.00), sede di Expo, Roma in cui si trovano le sedi nazionali di Confcommercio e Confindustria, e Taormina, località emblema della stagionalità. Lo sciopero del 15 aprile è stato proclamato
in concomitanza con la giornata di mobilitazione internazionale Global fast-food workers action day, che vede coinvolti tutti i lavoratori dei fast-food di Stati Uniti, Europa, Asia, Oceania, Sud America, che protesteranno contro le condizioni ottocentesche di lavoro in quelle catene di montaggio 2.0 che sono le multinazionali del panino (a partire da Mc Donald’s). #Fightfor15 lo slogan che accomunerà tutte le iniziative.