Delocalizzare le industrie più inquinanti della città. E’ uno degli scenari che Legambiente Piacenza individua per affrontare l’emergenza inquinamento che emerge dai dati del dossier ‘Mal’Aria 2015’ presentati oggi (sabato 11 aprile) insieme al Comitato piacentini per l’aria.
Nella nostra città, nei primi tre mesi del 2015, sono stati registrati 32 sforamenti al tetto per le Pm10 previsto dalla legge: in un anno possono essere al massimo 35. Ciò – come sottolineato da numerosi studi – comporta gravi danni alla salute: si stima che a Piacenza, per effetto dell’inquinamento, muoiano ogni anno almeno 50 persone.
Ecco perchè, secondo Laura Chiappa di Legambiente Piacenza, occorrono – oltre ad un maggior numero di parcheggi “fuori dalle mura” – misure emergenziali e strutturali: “’L’amministrazione deve realizzare piani che contengano misure in grado di sottrarre traffico dalla città. E’ necessario, ovviamente, dare al cittadino la possibilità di spostarsi utilizzando un trasporto pubblico locale che funzioni. Serve però anche un cambio di passo nella politica industriale: se non basta ridurre o arrestare temporaneamente la produzione in coincidenza con i picchi di inquinamento, bisogna iniziare a valutare l’ipotesi di delocalizzare le industrie più inquinanti della città”.