E' "Piacenza Oltremura" il brand che rappresenterà il territorio piacentino a Milano Expo 2015. Il marchio, ideato da quattro giovani piacentini, Chiara Gambi, Emanuela Alseno, Michele Vincini e Matteo Bonfanti, è stato dichiarato, questo pomeriggio, mercoledì 10 aprile, nella suggestiva cornice di Palazzo Galli, vincitore del workshop "Concorso di progetti per la visualizzazione delle 8 categorie identiarie di Piacenza" indetto dall'associazione ATS Piacenza per Expo 2015. Il brand avrà quindi l'onore di vedere il suo logo come simbolo del territorio piacentino all'Expo, la fiera internazionale di Milano che aprirà i battenti il prossimo primo maggio.
Il logo, come ha spiegato il Presidente di ATS Silvio Ferrari ai microfoni di Radio Sound 95, doveva essere costrutito sugli otto valori identificati come simbolo della piacentinità: le immagini, i gesti, gli oggetti, i materiali, i profumi, le formule, le musiche e le parole.
"Noi abbiamo preso questi valori, li abbiamo ragionati e distillati, tirando fuori i punti chiave, sui quali poi abbiamo sviluppato il nostro logo: sono sicuramente la cultura, la campagna e la ruvidezza dei piacentini, che risalterà in ogni logo che è stato presentato". Ha detto Matteo, portavoce di Piacenza Oltremura.
Il logo, in particolare, che nell'ambito di Expo ritroveremo su stand, shopper, abiti, per non dire su siti e applicazioni per smartphone, è un merlo ghibellino, storico simbolo di Piacenza, colorato con tinte calde, che vanno dal marrone al giallo intenso, per ricordare i tratti distintivi del nostro territorio: i mattoni, il salume, le pietre, la terracotta, la pasta all'uovo e i cereali.
Al di là delle ottime idee presentate al concorso, lo scopo di ATS era qullo di valorizzare i giovani, come ha specificato il Presidente Ferrari: "Questo è un Expo dei giovani. Abbiamo iniziato questo percorso chiamando i giovani a sentirsi coinvolti e soprattutto contributori di quello che potrà essere lo sviluppo di questo territorio. Era quindi giusto che fossero loro a proporre una soluzione di brand e valori piacentini".
Nella speranza che "Piacenza Oltremura" abbia una vita anche dopo l'Expo, Matteo ha concluso: "Il nostro compito è stato identificare Piacenza con un simbolo che fosse rappresentativo di ogni aspetto della nostra città, che è una gran bella città. L'obiettivo, adesso, è quindi quello di mandarla all'Expo con una comunicazione efficace, che iniviti le persone a venire a Piacenza per conoscerla e aprezzarla durante l'Expo, ma anche dopo".