Ben 109 chili di generi alimentari "irregolari" sequestrati. E' il risultato dell'operazione messa in atto dai reparti Nas (Nuclei antisofisticazione) e Nil (Nuclei Ispettorato del Lavoro) dei carabinieri a Castelsangiovanni. Nel mirino è finito un minimarket gestito da un marocchino di 39 anni. Nei giorni scorsi i militari hanno compiuto una serie di accertamenti in alcune attività della provincia, tra questi è stato passato al setaccio anche l'esercizio in questione condotto dal nordafricano. Dopo un'attenta analisi gli investigatori hanno raccolto 109 chili di generi alimentari di vario genere giudicati irregolari e non adatti alla vendita per due motivi in particolare. Una parte dei prodotti in questione, nello specifico 47 chili, è risultata proprio scaduta. I restanti 62 chili riportavano invece un'etichettatura in lingua straniera, quindi non conforme alle leggi comunitarie. La legge infatti parla chiaro: "L'etichettatura dei prodotti alimentari destinati ad essere venduti nello stato in cui si trovano al consumatore finale deve essere redatta in una lingua facilmente comprensibile; si tratta generalmente della o delle lingue ufficiali del paese di commercializzazione". Per questo motivo il titolare è stato per ora sanzionato e la sua posizione resta al vaglio degli inquirenti che stanno procedendo a ulteriori accertamenti.
Nel corso della stessa operazione i carabinieri hanno effettuato un controllo in un cantiere edile scoprendo un lavoratore in nero. Anche in questo caso una pesante sanzione per il titolare dell'azienda, circa 4mila euro.