Fumare canne è considerato quasi normale tra i giovanissimi. Eppure – senza entrare nel merito di questioni di salute, per le quali i pareri sono discordanti, oppure di questioni penali, che spesso non c’entrano quando si tratta di quantitativi da “uso personale” – anche fumare un semplice spinello, se si viene scoperti dalle forze dell’ordine, ha conseguenze decisamente spiacevoli sulla vita di tutti i giorni, soprattutto quando si tratta di prendere la patente: obbiettivo fondamentale per ogni diciottenne.
Sono già dieci i ragazzi che si sono ritrovati a non poter sostenere l’esame pratico di guida dopo aver superato la teoria e di conseguenza frequentato (e pagato) la scuola guida. Per la gioia di mamma e papà. Il meccanismo è semplice: in base alle nuove regole, il Ministero dei trasporti, per tramite degli uffici di motorizzazione, chiede alle questure di indicare i nomi di chi tra i candidati a sostenere l’esame di guida risulti tra coloro che sono stati segnalati alle prefetture come assuntori di sostanze stupefacenti. E qualora ci sia corrispondenza tra i candidati e i nomi forniti dalla questura, salta l’esame. E se ne parla tra cinque anni. Sono già dieci, dunque, i diciottenni piacentini che si trovano in questa situazione dall’inizio dell’anno a oggi. Un numero senz’altro destinato a salire nel corso dell’anno. Attenzione, dunque: chi ci tiene all’auto, eviti le canne.