Il capogruppo di AN in Consiglio Comunale Andrea Paparo attacca l’Amministrazione Reggi su famiglia e infanzia. "Il Sindaco – secondo Paparo -si è speso molto in campagna elettorale parlando di Piacenza come "città dei bambini" ma noi crediamo che, invece, non ci sia un impegno serio e concreto sul welfare della città. Crediamo molto nella famiglia e non manchiamo di sottolineare quanto sia importante contribuire a migliorarne la qualità e le condizioni. Alcune idee da lui manifestate, come sono apparse sui giornali, sembrano buone, ma non si sono concretizzate in altrettanti interventi a favore delle persone. Il mese scorso, ad esempio, veniva data notizia del fatto che è stato riproposto il bando "primo anno in famiglia". Di per sé, la proposta appare condivisibile, ma ad un attento esame non risulta seria e responsabile, perché è limitata di fatto a pochissime persone. L’accesso al "primo anno in famiglia", così come l’accesso ai servizi comunali per la prima infanzia (nidi Comunali), sono limitati dal requisito ISEE (indicatore di situazione economica equivalente, che tiene conto del reddito, del patrimonio e delle caratteristiche del nucleo famigliare). Considerando che il guadagno medio di una famiglia è di 1000 Euro per genitore al mese, considerando eventuali mutui, si evince che l’ISEE medio supera il parametro fissato dall’Amministrazione per quanto concerne il "primo anno in famiglia" e si traduce quindi nella obbligata scelta di mandare i propri figli al nido anche in questa prima delicata fase e di conseguenza in una sostanziosa retta (più di 200 euro) per chi iscrive il proprio figlio al nido Comunale. E proprio con il nuovo sistema ISEE, inoltre, l’inserimento al nido che fino a 4 anni fa era gratuito almeno per le prime 2 settimane ora si paga dal primo giorno. Noi crediamo – prosegue Paparo – che l’attenzione di una Amministrazione veramente democratica (come vorrebbe essere quella in carica), debba essere rivolta indistintamente a tutti i cittadini. Inoltre i prodotti per i bambini, dal latte artificiale ai vestiti, sono in continuo aumento, e le famiglie non si possono sottrarre a queste spese, per le quali non vi è neppure un mercato di concorrenza che produca un ribasso dei prezzi. Se intendiamo veramente portare aiuti alle famiglie, non possiamo ignorare il loro stato sociale e la loro qualità di vita. I buoni propositi declamati dall’Amministrazione locale, quando asserisce che Piacenza è una città a misura di bambino, devono essere tramutati in fatti veri alla portata di tutte le famiglie e non solo ad un gruppo ristretto. A predicare bene e razzolare male sono del resto quasi tutte le amministrazioni di sinistra, da quelle locali (e Piacenza è in prima fila) a quella nazionale (Governo Prodi), che preferisce dedicare le proprie energie ai DI.CO.ed ai Pacs, anziché adoperarsi per portare un reale miglioramento alle famiglie. A quanto detto – aggiunge Paparo – aggiungiamo che è necessario rimarcare, inoltre, lo stato di agitazione e preoccupazione delle lavoratrici dei Nidi, sia precarie che di ruolo, dei quali le recenti notizie di cronaca hanno dato notizia e per le quali si interesserà il Consiglio Comunale. Chiediamo -chiude Paparo – provvedimenti seri e concreti all’Amministrazione, non solo belle parole e slogan."