Operaio di 52 anni di Caspoggio (Sondrio) venne travolto da una lastra di cemento di due tonnellate che si sganciò da un cavo in acciaio che non ne resse il peso. Il 16 dicembre 2013, all'interno del cantiere Pedemontana nel tratto di Cadorago, Oscar Bricalli perse la vita. Come riporta il quotidiano nazionale Il Giorno, il sostituto procuratore di Como Antonio Nalesso ha concluso le indagini per omicidio colposo, ipotizzando profili di responsabilità, a vario titolo, per quattordici persone, tutte responsabili dell’attuazione e vigilanza di uno o più aspetti della legge sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. Per la morte di Bricalli, risultano indagati Franco Tolentino, 58 anni di Roma, Arturo Sertori, 64 anni di Chiuso, Raffaele Ghezzi, 47 anni di Merate, Giuseppe Parenti, 74 anni di Piacenza, Luigi Parenti, 70 anni di Piacenza, Cesare Pierluigi Montenet, 46 anni di Piacenza, Simone Milani, 34 anni di Piacenza, Daniele Amati, 36 anni di Gossolengo, Valter Morcotti, 44 anni di Cadeo, Manuel Piccoli, 32 anni di Piacenza, Ernesto Filippi, 54 anni di Travo, Ivan Bassi, 44 anni di Piacenza, Alessandro Demarin, 44 anni di Torino e Nelson Yovani Vasquez Torres, 20 anni di Milano. Tolentino figura in quanto amministratore delegato della Pavimental, società con sede a Roma, appaltatrice dei lavori sul tratto in cui era avvenuto l’infortunio, e committente della fornitura di posa delle lastre a traliccio. Alla stessa società, sono riconducibili le figure di Sertori in qualità di direttore tecnico, Ghezzi direttore di cantiere dell’unità operativa di Turate. Alla Paver di Piacenza, azienda costruttrice delle lastre pavimentate, fanno riferimento Parenti Giuseppe presidente del Cda e Parenti Luigi amministratore delegato, Montenet delegato in materia antifortunistica, Milani responsabile del servizio qualità, Amati responsabile di stabilimento, Marcotti caporeparto addetto alla produzione, e infine Piccoli, lavoratore dipendente addetto al controllo dei manufatti prima del carico sui mezzi di trasporto.