Piacenza vuole tradurre la sua grande storia in un futuro radioso. E per farlo intende passare attraverso un settore che aveva portato il territorio in cima al mondo: l’oil and gas. In questo senso è stato organizzato il convegno dal titolo “Il ruolo dell’innovazione nell’industria petrolifera: vincere le sfide Hse-Qualità ed efficienza, creando opportunità di lavoro”, promosso dal Pogam, il museo inaugurato all’ex macello il primo ottobre. Presente in mattinata (lunedì 23 marzo) alla sala dei Teatini, oltre al sindaco Paolo Dosi e alle tante autorità, il ministro allo Sviluppo economico Federica Guidi: “Credo che questa sia una terra di grande eccellenze. Qui c’è un grande passato e penso anche un grande futuro. Sono emiliana e questa è la mia terra, per cui spero che da qui si possa partire per uno sfruttamento intelligente delle risorse, ma severo, rigoroso, dove le precondizioni sono la sicurezza e la tutela dell’ambiente. Un binomio fattibile – ha sottolineato il ministro -, perché penso si possano coniugare sicurezza e tutela dell’ambiente con uno sviluppo economico-industriale che porti anche ad avere nuovi posti di lavoro”.
Le intenzioni sono buone, certamente. E’ anche vero, però, che il territorio in questi mesi ha vissuto momenti di preoccupazione proprio per le voci di un possibile spostamento in Romania, e quindi della chiusura di una storia lunga quasi un secolo, del laboratorio di saldatura Saipem a Cortemaggiore. Un luogo simbolo, nel quale venne fondato l’Agip da Enrico Mattei. Sulle preoccupazioni, il ministro Guidi ha detto che “il mondo sta diventando sempre più complicato. Noi abbiamo delle grandi eccellenze e queste sono sottoposte a condizioni complessive mutate. Stiamo comunque cercando di fare dell’Italia un paese nel quale si possano continuare a fare investimenti e attrarre capitali, sia italiani che stranieri, e da dove ripartire con grandi eccellenze industriali”.
Il sottosegretario all’Economia, la piacentina Paola De Micheli ha invece annunciato la possibilità di rilanciare il ruolo di Piacenza nel settore: “E' quello di guida nazionale ed internazionale. Se staremo insieme potremo lanciare, con il supporto di Regione e Governo, un sistema di alta formazione per tutti gli operatori che vogliano inserirsi nel settore. Ci sono scuole d’eccellenza, Eni, Saipem e tante altre. Vogliamo privati e pubblico insieme, rilanciare ai massimi livelli la possibilità di formare qui, su questo territorio, gli operatori del futuro, manager e operatori tecnici in grado di lavorare non solo in Italia ma nel mondo. Anche il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, oggi assente per motivi di salute, è con noi, per scrivere una straordinaria storia di successo”. E ha poi rilanciato: “Proviamo a costruire a Piacenza un cluster sull’oil and gas, un gruppo collettivo. Sono stata a Varese a studiare questo tipo di progettualità. Noi abbiamo grandi operatori. Mettiamoci insieme e ipotizziamo un lavoro organizzato, sul modello dei cluster. Facciamo ricerca e sviluppo, dobbiamo darci un modello organizzativo che coinvolga tutti i livelli di impresa”.
GLI ALTRI RELATORI DEL CONVEGNO – Sono intervenuti l’assessore regionale Paola Gazzolo, il sindaco di Piacenza Paolo Dosi, il primario di Oncologia ed Ematologia, professor Luigi Cavanna, e il pro-rettore del Politecnico di Piacenza, ingegner Dario Zaninelli. In seguito, alla tavola rotonda, moderata da Stefano Agnoli, vicecaporedattore all’economia del Corriere della Sera, i rappresentanti delle principali aziende del settore, da Eni a Edison passando per la piacentina Drillmec e Fincantieri: Giuseppe Tannoia (Evp South and East Europe Eni), Nicola Monti (direttore E&P Edison), Pietro Cavanna (Assomineraria), Franco Terlizzese (direttore generale Risorse Energetiche Ministero Sviluppo Economico), Claudio Cicognani (presidente Drillmec), Giuseppe Coronella (Evp Bu Offshore Fincantieri).