Convegno molto partecipato e quindi decisamente sentito, quello di Confedilizia sul nuovo catasto, andato in scena nel pomeriggio (20 marzo) nella sede della Banca di Piacenza in via Primo Maggio. All’appuntamento, assente il viceministro alla Giustizia Enrico Costa, che però si è collegato con un audio messaggio, erano presenti il neo presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa che ha aperto il dibattito, l’onorevole Daniele Capezzone, presidente della VI Commissione Finanze della Camera, il senatore Federico Fornaro membro della VI Commissione Finanze e Tessoro del Senato, oltre al presidente della sezione tributaria della Corte di Cassazione Mario Cicala e gli ingegneri Antonio De Santis e Vincenzo Mele. “Il Nuovo Catasto: come funzionerà. Rendita, valore, algoritmi. Le Commissioni censuarie”, questo il tema, sul quale sono intervenuti.
In particolare Capezzone ha spiegato che “è stato un argomento che troppe volte la politica ha affrontato con il retropensiero di colpire i cittadini e mettere in pratica un salasso fiscale. Ora in tanti ci siamo battuti per realizzare una scrupolosa difesa dei proprietari di casa e in questa direzione vanno le norme scritte nella Legge delega. Ora dobbiamo evitare che il governo tradisca questa intenzione tornando a sfilare soldi dalle tasche dei proprietari”. E ha aggiunto, associandosi alla posizione di Confedilizia: “E’ una battaglia sacrosanta per due motivi: è inaccettabile il livello di tassazione degli immobili, prima e seconda casa ma anche su quelli aziendali. E poi per una ragione di carattere sociale. Con l’incremento della tassazione molte persone, soprattutto gli anziani, con piccole pensioni, sono costretti a svendere le proprie abitazioni sotto forma di nuda proprietà per non pagare le tasse. Ma questo significa depauperare un patrimonio delle famiglie italiane, che per l’80% sono proprietarie della casa, oltre a strappare le persone dal luogo dove hanno svolto l’intera esistenza. Così uno Stato non può comportarsi, perché i cittadini non sono pecore da tosare”.
Si era espresso sulle nuove norme del Catasto anche il presidente uscente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani: “Invitiamo chiunque possegga una casa a prendere contatto con il coordinamento provinciale per collaborare all'erezione di un Catasto davvero equo e trasparente, fornendo documentazione, dati e notizie che servano ad un leale confronto fra parte pubblica e parte privata nelle Commissioni censuarie”. Un vero e proprio appello il suo, che non ha dimenticato quanto messo in campo dalla politica: “Grazie alla collaborazione delle Commissioni Finanze di Senato e Camera siamo riusciti ad incidere positivamente sulla versione definitiva del decreto legislativo sulla composizione delle Commissioni censuarie, ottenendo il rispetto dei principii elementari di uno Stato di diritto nonché di un corretto rapporto fra le diverse parti, come Fisco e contribuenti, interessate all'impianto del nuovo Catasto, principi assenti nella versione confezionata dall'Agenzia delle entrate. "Ora – ha concluso – esamineremo il nuovo decreto legislativo che è previsto possa andare in uno dei prossimi Consigli dei ministri, ma nutriamo fiducia che esso confermi anzitutto il principio fondamentale dell'invarianza del gettito a livello comunale, e quindi controllabile, da noi richiesta e poi inserita anche nella delega fiscale”.