A Piacenza il primo percorso espositivo italiano dedicato a Jean Dubuffet

La Galleria “Biffi Arte” di Piacenza ha il piacere di presentare un evento straordinario, inedito per l’Italia. Per la prima volta nel nostro paese una mostra interamente dedicata alla ricca produzione grafica e ai libri d’artista di Jean Dubuffet (Le Havre 1901 – Parigi 1985), l’inventore del concetto di art brut, uno dei principali esponenti della pittura informale e profondo indagatore della materia. La mostra sarà inaugurata sabato 21 marzo alle 18 alla presenza di Sophie Webel  direttrice della Fondation Dubuffet di Parigi. 

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Il percorso espositivo, curato da Michele Tavola, passa in rassegna in modo esauriente e, per alcuni aspetti, assolutamente completo, la produzione litografica del periodo “materiologico”, dal 1944, ovvero quando Dubuffet viene ufficialmente salutato come pittore, al 1963, quando si chiude un ciclo. Tutte le opere esposte provengono da una collezione privata lombarda che, per quanto concerne la grafica di Dubuffet, in Italia non trova eguali nemmeno nelle più importanti raccolte museali.  Dubuffet è stato l’artista che, nel XX secolo, ha affrontato la tecnica litografica in maniera più innovativa e sperimentale, raggiungendo esiti imprevedibili. Il suo interesse per l’illustrazione libraria è paragonabile solo a quello di Picasso, Chagall, Miró e Rouault.
L’esposizione si apre con due fondamentali capolavori, due libri realizzati tra il 1944 e il 1945: Matière et Mémoire, composto da trentaquattro litografie, e Les Murs, che comprende quindici fogli. Seguono altri importanti libri d’artista quali Elégies, Ler dla campane e La Métromanie. Dal 1953 al 1958 si sviluppa il periodo degli Assemblages d’empreintes, tra cui spiccano nel percorso espositivo splendidi e rari fogli quali Le chat furieux, Le braconnier, Les défricheurs, Feuillages à l'oiseau e Jeux et travaux. Tra il 1958 e il 1962 eseguì la fondamentale serie dei Phénomènes, che rappresenta la più approfondita e impressionante ricerca di Dubuffet nell’ambito dell’informale. A partire dal 1962, rielaborò e riutilizzò le trame astratte e le textures dei Phénomènes per comporre gli straordinari Reports d’assemblages, tra i quali si possono ammirare capolavori come Le guerrier, Personnage au costume rouge, Le noctambule e L’homme au chapeau. Agli stessi anni risalgono imprescindibili libri d’artista, tra cui ricordiamo almeno Le Mirivis des Naturgies e La lunette farcie.
La retrospettiva promossa dalla Galleria “Biffi Arte” di Piacenza raccoglie buona parte dei libri da lui illustrati, importanti litografie tirate in un numero limitato di esemplari, rarissime prove di colore e prove di stampa che svelano il complesso processo creativo elaborato dall’artista. Inoltre, si potrà ammirare una sezione documentaria con manifesti originali e con i sorprendenti dischi da lui incisi.

La mostra resterà aperta al pubblico fino al 26 aprile