E’ in quegli uffici, secondo l’accusa, che venivano pianificate le truffe alle assicurazioni attraverso la simulazione di incidenti stradali. Stamattina il sostituto procuratore Emilio Pisante ha chiesto pene severe per i quattri indagati per associazione a delinquere finalizzata alle truffe a compagnie assicurative, venuta a galla grazie alla maxi-inchiesta dei carabinieri di Rivergaro (Piacenza), che hanno chiesto il giudizio immediato: 12 anni per M.P, 54 anni, G.S., 57 anni, e G.D., 29 anni, tutti originari di Napoli e residenti in città, sono i tre titolari dell’agenzia di piazza Cittadella che si occupava di pratiche per sinistri stradali; 5 anni per G.M., 31 anni, siciliano d’origine e residente in città, ritenuto uomo che collaborava con i tre. Davanti al giudice Italo Ghitti i quattro stamattina sono stati interrogati (uno ha reso spontanee dichiarazioni) quindi è stata la volta delle conclusioni del piemme. In base alla ricostruzione dell’accaduto l’agenzia reclutava dei figuranti che partecipavano alle messinscene ddei finti incidenti. Finti incidenti che arrivavano a fruttare anche 30mila euro per risarcimenti di centinaia di migliaia di euro. La maxi-inchiesta portò all’arresto in totale di 26 persone e a un centinaio di indagati. Sabato 21 marzo parola alle difese.