Besurica, intitolazione dei giardini alle vittime innocenti delle mafie

"Cerchiamo così di comprendere e ricordare coloro che, apparentemente,  da un punto di vista comunicativo, hanno avuto un ruolo marginale, ma in realtà fondamentale,  nella lotta alla criminalità organizzata per testimoniare con la propria vita quei valori che sono alla base del convivere  civile" ha commentato così il sindaco Paolo Dosi l'intitolazione, avvenuta questa mattina, sabato 14 marzo, dell'area verde della Besurica, situata all'angolo tra via Perfetti e via Braille, a tutte le vittime innocenti delle mafie. 
La cerimonia, alla quale erano presenti anche rappresentanti dell'Unione degli Studenti e la portavoce di Libera Piacenza Antonella Liotti, è stata l'ennesima dimostrazione della solidarietà della nostra città  a tutti coloro che hanno dato la vita in nome della libertà  dalla criminalità organizzata.
Quello della Besurica è infatti il quinto giardino piacentino che porta il nome di vittime di mafia, aggiungendosi quello di via
Damiani intitolato a Falcone e Borsellino, a quello di Quarto che ricorda Giuseppe Montana, a quello di Montelungo che porta il nome di Placido Rizzotto e infine ai giardini Scopelliti a Mucinasso.
 
Particolarmente toccante è stato anche l'intervento di Antonella Liotti, che ha fatto notare come l'amministrazione comunale abbia sempre scelto giardini e non vie per queste intitolazioni: "I giardini sono vita perché sono sempre pieni di persone  e costituiscono quindi un modo per far rivivere le vittime di cui portano il nome".
"Solo il fatto di leggere distrattamente un nome su un cartello -ha concluso il sindaco -richiama ai valori di chi è stato vittima di mafia, che devono essere riversati sulla comunità, ma sono anche motivo motivo di speranza perché significa che condividiamo l'aspirazione a migliorare il nostro vivere civile".
 
Ai microfoni di Radio Sound, il sindaco Dosi ha infine ricordato che fortunatamente il territorio piacentino è esente da episodi di sangue di stampo mafioso, ma che  il grado di attenzione è  comunque alto, specie per quanto riguarda gli appalti pubblici: "Prevalentemente l'attivitá dell'amministrazione locale si concentra sul presidio e monitoraggio minuzioso degli appalti pubblici, che da noi possono essere il veicolo per infiltrare, attraverso alcune imprese, una mentalità che poi si traduce anche in interessi di stampo mafioso. Il comune ha comunque una serie di filtri, previsti sia dalla normativa nazionale che che da accordi ulteriori decisi con la Regione, e questo ha fatto sì che la presenza della Mafia sul nostro territorio si sia limitata alla residenzialità".