Nell'ottobre 2013 aveva tentato di violentare una donna nell'androne dell'abitazione di lei in via Torricella. La donna stava tornando a casa dopo aver finito di lavorare in un bar intorno all'una di notte. Protagonista un algerino di 39 anni. La donna, una 47enne ucraina, era stata aggredita dal nordafricano che, oltre a spintonarla, era riuscito a palpeggiare la sua vittima. Quest'ultima aveva iniziato a gridare attirando l'attenzione di un passante che con coraggio era riuscito a mettere in fuga l'aggressore. Subito era intervenuta la polizia che dopo una breve ricerca aveva rintracciato l'algerino, arrestato in flagranza di reato. Il 39enne fu condannato per violenza sessuale a 2 anni e 6 mesi di carcere, ma dopo aver scontato 7 mesi era tornato in libertà con obbligo di firma alla questura di Piacenza. La condanna è divenuta poi effettiva nel febbraio scorso, motivo per cui ieri, giovedì 12 marzo, in occasione della consueta firma in questura, gli agenti hanno fatto scattare le manette ai polsi del nordafricano. In occasione dell'aggressione la vittima fu portata al pronto soccorso dove le furono riscontrate lesioni guaribili in 7 giorni e uno stato di choc dovuto all'accaduto.