I carabinieri hanno aperto nuovi scenari sulla vicenda del "persecutore" di Carpaneto, l'uomo arrestato il 26 febbraio scorso perché ritenuto responsabile del danneggiamento di numerose automobili in varie parti della provincia per mezzo di punte chiodate. Arresto di cui abbiamo dato notizia il 28 febbraio scorso.
LA RELAZIONE SENTIMENTALE
Tutto cominciò circa due anni fa quando l'arrestato, un fabbro 53enne di Gropparello, iniziò una relazione con una donna sposata di 45 anni residente in provincia. I due si erano conosciuti in una scuola di ballo dove seguivano un corso di danze popolari. La relazione, però, venne quasi subito ostacolata dall'estrema gelosia dell'uomo che iniziò a ossessionare la donna al punto da convincerla a troncare il rapporto dopo poco tempo. Il 53enne però non si rassegnò e cominciò a perseguitare la ex compagna con appostamenti, pedinamenti e maldicenze pubblicate sui social network. A questi episodi si aggiunsero poi danneggiamenti all'auto della ex, mediante speciali chiodi a tre punte da lui stesso prodotti con la tecnica della saldatura a filo continuo: la sua ossessione lo aveva di fatto portato a pensare solo alla donna amata, quotidianamente e in maniera compulsiva. La 45enne, sfinita, decise così di denunciarlo e il fabbro venne in effetti condannato per stalking il 9 gennaio scorso, patteggiando 10 mesi di reclusione con l'obbligo di non avvicinarsi alla ex. Ma l'ossessione era troppo forte, più forte di qualsiasi rischio e condanna.
I DANNEGGIAMENTI
Dopo la condanna per stalking e in preda alla follia l'uomo ha ricominciato a produrre i chiodi a tre punte con cui ha iniziato la sua personale vendetta. Frequentando lo stesso ambiente dei balli popolari l'uomo si recava alle feste dove sapeva essere presente anche la ex compagna e, gettando sull'asfalto questi chiodi, bucava le gomme dell'auto della donna. Oppure con un punteruolo le rigava la carrozzeria. Quando non vi erano feste in programma l'uomo si appostava dietro ai cassonetti di fronte all'abitazione della ex e seguiva i suoi movimenti: quando lei usciva di casa e partiva in auto, lui si metteva al volante e la seguiva in attesa che l'amata abbandonasse la vettura per danneggiarla. A un certo punto, però, il 53enne si è reso conto che continuare a danneggiare esclusivamente la vettura della donna poteva essere troppo rischioso: per questo motivo, in occasione dei suoi raid, l'uomo ha iniziato a danneggiare le auto anche di altre persone estranee ai fatti, giusto per sviare eventuali indagini. In effetti dopo i primi atti vandalici successivi alla condanna per stalking la 45enne si era ovviamente insospettita e aveva allertato i carabinieri i quali avevano inziato subito a seguire i movimenti dell'uomo. Oltre ad averlo colto sul fatto in più di un'occasione i militari, una sera, installarono telecamere nascoste nel parcheggio di un supermercato di Castell'Arquato dove la donna si era recata: ebbene l'uomo venne ripreso proprio mentre danneggiava sei automobili. In un'altra occasione venne allontanato dal buttafuori di un altro locale che aveva notato i suoi movimenti sospetti. La donna aveva provato anche a cambiare vita, dedicandosi all'apprendimento di altre tipologie di ballo, giusto per frequentare altre scuole e altre feste. Ma nulla, il 53enne riusciva comunque a rintracciarla e in un'occasione arrivò addirittura a minacciare il maestro di ballo di una scuola di Monticelli con il quale credeva che l'amata avesse una relazione.
L'ARRESTO DEL FABBRO
Le vetture certamente danneggiate dall'uomo sono una decina, episodi avvenuti a Castell'Arquato, Velleia Romana, Carpaneto, Monticelli, Niviano, Morfasso e Gropparello. Il primo caso accertato risale al 17 gennaio, 8 giorni dopo la condanna per stalking. In realtà le automobili danneggiate per le quali è stata presentata denuncia ai carabinieri sono circa 60: per la maggior parte di queste, però, non vi sono le prove che l'autore sia il 53enne in questione. I danneggiamenti che grazie agli appostamenti dei militari e ai riconoscimenti di alcuni testimoni sono certamente riconducibili all'uomo hanno permesso ai carabinieri di arrestare l'uomo anche in virtù della precedente condanna per stalking. Le indagini hanno visto impegnate le stazioni di Fiorenzuola, Carpaneto, Gropparello e Castell'Arquato. Nel corso dell'interrogatorio di garanzia, di fronte al gip Elena Stoppini, il 53enne si è avvalso della facoltà di non rispondere.