L'attività di controllo della Camera di commercio di Piacenza non si è limitata ai braccialetti di gomma, ritirati dal commercio in tutta Italia l'altro ieri su disposizione del Ministero della Salute proprio dopo le analisi disposte dall'ente piacentino; è un'attività complessa e continua che si concentra sui prodotti in vendita, soprattutto su quelli per bambini. E tra i vari controlli è emerso un capo di abbigliamento per bimba che riportava indicazioni false sulla composizione del tessuto: l'etichetta parlava di 80% cotone, 20% altre fibre sintetiche mentre era esattamente il contrario. Così come per i braccialetti incriminati, anche la maglia incriminata era in vendita in un negozio cinese. Di seguito il comunicato stampa della Camera di commercio.
Nell’ambito delle funzioni di regolazione del mercato, la Camera di commercio nel 2014, per garantire la corretta misurazione di quantità e di prezzo delle transazioni commerciali, ha accertato l’affidabilità di circa 800 strumenti metrici.
Onde evitare pesanti sanzioni, si ricorda agli operatori commerciali l’obbligo di richiedere periodicamente, secondo le scadenze di legge, la verifica delle proprie bilance e/o dei propri impianti di carburante alla Camera di commercio od ai laboratori autorizzati, ricordando altresì l’obbligo di comunicare agli uffici camerali l’eventuale rimozione di sigilli che dovesse rendersi necessaria in caso di riparazione degli strumenti metrici.
Nel settore della sicurezza prodotti, la Camera di commercio ha svolto attività di vigilanza presso fabbricanti, importatori e commercianti per verificare la conformità alle normative di settore di prodotti elettrici, di giocattoli, di dispositivi di protezione individuale di prima categoria (occhiali da sole, maschere da sci, occhiali da nuoto, ecc) e di prodotti generici di cui al Codice del consumo.
Sono stati effettuati controlli visivi, documentali e fisici con prelievo ed analisi dei campioni. In generale, durante i controlli visivi è stato accertato che su tutti i prodotti, ad eccezione di quelli generici, fosse apposta la marcatura CE, che i prodotti fossero accompagnati dai documenti prescritti, da istruzioni ed informazioni sulla sicurezza in lingua italiana, che essi fossero identificati per tipo o lotto e che riportassero la denominazione e l’indirizzo del fabbricante o dell’importatore.
Per verificare la conformità dei prodotti è stata richiesta la documentazione ai fabbricanti e/o agli importatori; alcuni prodotti sono stati poi prelevati e sottoposti alle prove di laboratorio, eseguite da organismi notificati, per verificare la loro rispondenza ai requisiti di sicurezza.
Le difformità accertate riguardano due prodotti elettrici : un termoventilatore, mancante della dichiarazione di conformità CE, certificato “ non sicuro” in quanto durante la prova di laboratorio la plastica delle griglie di protezione, sciogliendosi, permetteva l’accesso alle parti in tensione; una pistola termocollante, prodotto non correttamente identificato, mancante dei dati del fabbricante e, seppure riportante informazioni in lingua italiana, era privo delle avvertenze richieste dalle norme comunitarie finalizzate a prevenire i rischi derivanti da un utilizzo non corretto.
Nel settore giocattoli, è stato sequestrato il gioco “ loom bands”- elastici colorati in gomma per confezionare bracciali- perchè privo della marcatura CE nonché di informazioni e avvertenze in lingua italiana. Trattasi di giochi confezionati in bustine e rivenduti al dettaglio, importati illegalmente dalla Cina, che dalle prove di laboratorio eseguite sono risultati non conformi ai requisiti di sicurezza per il contenuto, superiore ai limiti consentiti, di ftalati, sostanza chimica tossica potenzialmente cancerogena e dannosa per la salute.
A seguito di tali operazioni controllo, che la Camera di commercio ha compiuto nel mese di ottobre scorso, congiuntamente al Comando Carabinieri NAS di Parma, il Ministero della Salute ha disposto il divieto di vendita ed il ritiro dal mercato nazionale del giocattolo “loom bands”, ritenuto pericoloso per i consumatori, disponendo altresì che gli articoli ritirati e richiamati dal mercato siano smaltiti come rifiuti tossici a spese dell’importatore.
Ultimamente, anche a Milano sono stati sequestrati dalla polizia locale 20 milioni di elastici colorati della stessa tipologia di quelli sequestrati a Piacenza.
Nell’ambito dei controlli eseguiti per verificare la presenza e la correttezza delle etichette dei prodotti tessili e calzaturieri, che devono contenere informazioni chiare e visibili sui materiali che li compongono, è stata accertata, dall’analisi chimica quantitativa eseguita in laboratorio, la non conformità della composizione fibrosa dichiarata in etichetta di una maglia per bimba.
La Camera di commercio, per garantire la trasparenza del mercato a tutela dei consumatori e delle imprese, oltre alle azioni di controllo e vigilanza, che proseguiranno sul territorio provinciale anche nel 2015, offre il proprio supporto informativo a tutti gli operatori con l’obiettivo di sensibilizzare produttori, importatori, grossisti e commercianti al dettaglio sull’importanza di immettere sul mercato prodotti che non mettano a rischio la salute dei consumatori e di sensibilizzare nel contempo i consumatori all’acquisto di prodotti sicuri.
L’ente camerale invita pertanto le imprese a controllare le informazioni contenute nelle etichette ed a verificare l’apposizione del marchio CE sui prodotti posti in vendita per proteggere i propri clienti da prodotti non conformi agli standard di sicurezza e per evitare le sanzioni collegate alla violazione delle norme di settore, che possono prevedere pene pecuniarie ed il ritiro della merce dal mercato.
Contemporaneamente, richiama l’attenzione dei consumatori, invitandoli all’acquisto di prodotti sicuri, presso rivenditori autorizzati, con la consapevolezza che l’acquisto di un giocattolo può nuocere alla salute dei bambini, che un prodotto elettrico può provocare scosse o anche incendi domestici, che occhiali venduti a basso costo, fabbricati con lenti e materiale plastico senza certificazione, possono danneggiare la vista e che un capo di abbigliamento, realizzato con materiali nocivi, una volta indossato, può causare allergie.
Maggiori informazioni sono reperibili sul sito della Camera di commercio www.pc.camcom.it e, in caso di dubbi, gli uffici camerali preposti sono a disposizione di tutti gli operatori del mercato, imprese e consumatori.