Si torna a parlare della Traversa Mirafiori sul fiume Trebbia, una vera e propria galleria che permetterà di attingere l’acqua dal fiume e distribuirla nei campi a scopo irriguo. Il progetto del Consorzio di Bonifica è stato duramente criticato nei giorni scorsi dalle associazioni ambientaliste secondo le quali la nuova traversa lascerà il Trebbia in secca da Rivergaro fino alla foce durante l’estate. Alle critiche risponde oggi il presidente del Consorzio di Bonifica Fausto Zermani: “Il progetto relativo alla traversa di Mirafiori permetterà di distribuire l’acqua irrigua nei partitori, senza dover più realizzare i cosiddetti “arginelli provvisionali” comportando così, un evidente vantaggio, in termini ambientali. L’opera, dotata anche di un articolato sistema di paratoie di regolazione consentirà altresì, di determinare nel modo più corretto e nella massima trasparenza le portate rilasciate nel rispetto del DMV (Minimo Deflusso Vitale)”.
IL COMUNICATO DEL CONSORZIO DI BONIFICA
Chiedere spiegazioni su un tema come quello rilevante del progetto denominato "Traversa Mirafiori", che può e deve essere comunicato ai piacentini in modo che venga compreso adeguatamente, è più che legittimo come del resto è un dovere assoluto spiegarlo da parte di chiunque sia chiamato a realizzarlo e ad operare per il bene collettivo salvaguardando e ottimizzando ciò che lo circonda nel rispetto della sua mansione. Purtroppo invece creare una sorta di tam tam che viaggia in superficie, caratterizzato come aggravante da un allarmismo amplificato su tematiche che vanno al contrario approfondite nel dettaglio con competenza mirata è tutt' altra cosa e può indurre in grave errore il profano e gettare ombre su qualcosa che invece è molto trasparente oltre che utile.
Detto questo in risposta ai rappresentanti di alcune associazioni “ambientaliste”, il Consorzio di bonifica di Piacenza, sottolinea come il progetto relativo alla traversa di Mirafiori, opera realizzata nel 1865, consistente in una galleria drenante in mattoni e rivestita con lastre di pietra comporterà (oltre alla ricostruzione del traversante parzialmente crollato nel 2009) la realizzazione di un sistema che permetterà di distribuire l’acqua irrigua nei partitori, senza dover più realizzare i cosiddetti “arginelli provvisionali” comportando così, un evidente vantaggio, in termini ambientali.
L’opera, dotata anche di un articolato sistema di paratoie di regolazione consentirà altresì, di determinare nel modo più corretto e nella massima trasparenza le portate rilasciate nel rispetto del DMV (Minimo Deflusso Vitale)
In merito alla concessione di derivazione occorre precisare anche che dalla prima scadenza -1947- gli enti che si sono via via succeduti sino all’attuale Consorzio, hanno sempre richiesto il rinnovo nei modi e nei tempi prescritti dalle vigenti norme di legge. Pertanto la concessione di grande derivazione continua ad essere valida e a produrre i propri effetti.