E’ in corso di svolgimento, al Castello di Rivalta, la prima convention nazionale sui droni.
La organizza la FIAPR, Federazione Italiana Aeromobili a Pilotaggio Remoto, che proprio lo scorso ottobre è stata costituita nella stessa splendida cornice.
Come afferma ai nostri microfoni Francesco Tiramani, piacentino e segretario generale della federazione, non è stato difficile far innamorare del posto gli amici che sono arrivati da tutta Italia per la costituzione della federazione.
Tiramani ci spiega poi che il fenomeno degli aeromobili a pilotaggio remoto, i droni in una sola parola, è in continua espansione: sono già più di 80mila droni per scopo “ludico”, attivi in Italia. In Europa il fatturato stimato si avvicina ai 15 miliardi di euro l’ anno.
Il campo di utilizzo è vastissimo e va dalle riprese foto-video, non c’è un documentario o un film che oggi non abbia riprese fatte con un drone, ai compiti di sorveglianza e protezione civile.
IL SOCCORSO ARRIVA DAL CIELO – Tiramani ci parla inoltre di un progetto tutto piacentino che riguarderà il soccorso: “Già da otto anni un’ associazione sta lavorando su un progetto di soccorso remoto attraverso i droni e Piacenza sarà la culla di questa idea”.
Piacenza, che della defibrillazione ha fatto un fiore all’ occhiello, sarà prima in Italia a sperimentare la defibrillazione remota, pilotata dagli uomini del 118: “ci sono ancora delle difficoltà tecniche che stiamo cercando di risolvere – dice Tiramani – ma l’ idea è quella di portare il defibrillatore vicino al paziente con un drone e, tramite un collegamento audio-video, il 118 sarà in grado di attivarlo”.
Nel frattempo si lavora per impiegare la tecnologia dei droni anche in altri ambiti di soccorso. Al momento sono stati sperimentati altri scenari, in mare, con il lancio di un salvagente fino a 500 metri dalla costa e altre applicazioni riguardanti la protezione civile”.
Per la prima volta in Europa verrà presentato a Rivalta un battello robottizzato capace di monitorare il profilo del fondale di corsi d’ acqua, dighe e laghi, scandagliando autonomamente e restituendo in tempo reale l’ analisi della profondità e di eventuali corpi che sono immersi.
Il programma di incontri e dibattiti sul tema è vastissimo e la convention proseguirà fino a domani con gli interventi dei massimi esperti del settore, italiani ed esteri.
UN SETTORE CON REGOLE BEN PRECISE – L’aumento esponenziale del numero di droni, ha fatto sì che l’ ENAC, l’ Ente Nazionale Aviazione Civile, emanasse prescrizioni ben precise per l’ utilizzo di questi strumenti per salvaguardare le persone, i beni e gli altri aeromobili in volo come ci spiega l’ Ing. Riccardo Delise, program manager dell’ ENAC per gli aeromobili a pilotaggio remoto.
“Le regole del settore devono tener conto della sicurezza delle persone sorvolate e di quelle che stanno volando a bordo di aeromobili civile. Tuttavia siamo attenti alle esigenze di piccole e medie imprese che gestiscono i droni e per questo abbiamo previsto set di regole specifiche a seconda degli scenari di volo”.
L’ Ing. Delise inoltre smorza un po’ l’ entusiasmo che si è creato attorno al drone che consegna il pacchetto o il giornale e che giunge fino alla porta di casa: “Per arrivare al punto che il drone giunga a destinazione, senza essere visto dal pilota, la strada è ancora lunga da fare. Esistono gruppi di studio ai quali partecipa anche l’ ENAC ma non si tratta di qualcosa che avverrà nel brevissimo termine”.