Litigio con un procuratore, Cacia nei guai per insulti tramite Whatsapp

E’ stato deferito il Bologna calcio per responsabilità oggettiva, a causa di un violento scambio di sms, tramite Whatsapp, avvenuto nel settembre scorso fra Daniele Cacia e l’agente di calciatori Gianluca Fiorini. Anche per questo, dopo il punto di penalizzazione comminato ufficialmente, il Tribunale Federale convocherà di nuovo il Bologna e il suo giocatore in un’altra udienza (presumibilmente entro un mese) per emettere una sentenza che potrebbe significare una multa per il club e una squalifica, a giornate o a tempo, per il giocatore, con la conseguenza di non poter scendere in campo. Il bomber rossoblù, ex Piacenza calcio e da sempre legato alla nostra città, è già stato sentito dai sostituti procuratori circa due mesi fa a Casteldebole e in quell’occasione si è difeso spiegando di essere stato provocato dall’agente, non nuovo a questo genere di dialoghi e infatti già squalificato in passato per due e tre mesi per vicende identiche.

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