Nell’Assemblea che ha eletto i nuovi vertici di legacoop Emilia Ovest affrontato anche il tema della legalità. E’ una tavola rotonda sulla riorganizzazione territoriale dell'Emilia-Romagna con il presidente della Regione Bonaccini e i sindaci di Parma, Piacenza e Reggio Emilia
Si è svolta oggi all’Aula Magna dell’Università di viale Allegri l’Assemblea congressuale di Legacoop Emilia Ovest che ha eletto il nuovo presidente, dopo le dimissioni di Simona Caselli, entrata nella Giunta regionale dell’Emilia-Romagna come Assessore all’Agricoltura.
Legacoop Emilia Ovest, nata nel novembre 2014 dall’unificazione delle leghe provinciali di Parma , Piacenza e Reggio Emilia, rappresenta 389 cooperative nelle tre province di Parma, Piacenza e Reggio Emilia Le cooperative aderenti a Legacoop Emilia Ovest associano oltre 745.000 soci, per un valore complessivo della produzione di 7.794.789.232 euro, con 57.000 addetti.
Il nuovo presidente è Andrea Volta: 36 anni, già presidente di Legacoop Parma e della cooperativa parmense EMC2 onlus. Viene riconfermato vicepresidente vicario Maurizio Molinelli, 58 anni, presidente della cooperativa Eridania, già presidente di Legacoop Piacenza. Altro vicepresidente è stato eletto il reggiano Luca Bosi, 40.anni, presidente di Sicrea Group e Boorea.
Ha aperto i lavori dell’Assemblea Maurizio Molinelli, che ha voluto ricordare con affetto la presidente uscente Simona Caselli, che ha lavorato con tenacia alla costituzione di Legacoop Emilia Ovest.. "Nella sua lettera di dimissioni – ha detto Molinelli – Simona Caselli ha scritto che da cooperatori non ci si dimette mai. Siamo sicuri che saprà svolgere il suo nuovo incarico con il rigore morale che le è proprio."
La stessa Simona Caselli, presente all'Assemblea, ha voluto portare i suo saluto ai cooperatori di Parma, Piacenza e Reggio Emilia.
L'Assemblea ha poi eletto la Commissione legalità. Sul tema è intervenuto con fermezza il nuovo vicepresidente Luca Bosi. “Ogni speciosa analisi che tenta di avvicinare l’illegalità e gli affari malavitosi alla cooperazione – ha affermato Bosi – non va semplicemente condannata ma denunciata senza mezzi termini. Ciò deve rappresentare la nostra bussola anche rispetto al tentativo di alcuni settori sociali e politici di calare il sospetto su sedicenti rapporti tra alcune cooperative e pezzi di criminalità organizzata coltivando uno strano ribaltamento della realtà secondo il quale (parlano gli atti pubblici delle inchieste e le intercettazioni) mentre risulta sufficientemente evidente che quei delinquenti ce l’hanno, tra gli altri, anche con noi si chiede, a noi, di giustificare qualcosa che nemmeno ci lambisce, e su questo mi paiono estremamente chiare, da ultime, le parole espresse lunedì dalla presidente della Commissione antimafia on. Rosy Bindi. Combattere l’illegalità e i tentativi di infiltrazione – ha poi proseguito Bosi – significa anche dotarsi di strumenti efficaci ed efficienti. Su questo aspetto urliamo il nostro no alle gare al massimo ribasso perché è del tutto evidente che quando si vede un’aggiudicazione con uno sconto doppio o triplo rispetto alla media non ci vuole un genio a capire che qualcosa non funziona e questa è una richiesta espressa che facciamo a tutte le istituzioni pubbliche. Così come deve proseguire la lotta alle cooperative spurie. E infine – ha concluso Bosi – dobbiamo togliere alla mafia un pezzo di quanto hanno di più prezioso, il patrimonio”.
Il neo presidente Andrea Volta ha sottolineato quelli che dovranno essere i valori a cui affidarsi per lo sviluppo della cooperazione. “Innanzitutto – ha spiegato Volta – la partecipazione del socio da cui deriva la democrazia che ci deve contraddistinguere. Il socio è e deve rimanere lo scopo principale del nostro operare, sia esso, lavoratore o utente. Il suo bene è il nostro bene di cooperativa. Altro aspetto su cui non dobbiamo più accettare scappatoie è il principio del bene comune. La buona cooperazione si misura non solo su quanta ricchezza crea, ma anche su come la crea e come la redistribuisce. Una cooperativa è sana, non solo se ha i conti a posto, ma se fa stare meglio i suoi soci, e anche la comunità con cui interagisce. In questo momento storico c’è ancora più bisogno di cooperazione. Lo vediamo dalle tante storie di aziende salvate dai dipendenti che si mettono in gioco rilevando la società e trasformandola in impresa cooperativa. Lo vediamo dall’umore generale dei cittadini che chiedono più giustizia sociale, maggiore partecipazione, risveglio delle coscienze, difesa dei beni comuni. La vera cooperazione è tutto questo e rappresenta un ascensore socioeconomico importante, un’opportunità di riscatto e di autoimprenditorialità condivisa".
Rispetto al tema della legalità, Volta ha affermato che “il nostro impegno deve farsi più serrato, dobbiamo tenere gli occhi bene aperti, cercare di prevenire oltre che curare. Intensificheremo le sinergie operative con le istituzioni, gli enti preposti e tutte le realtà impegnate nella difesa della legalità, al fine di tutelare la buona cooperazione. In particolare, crediamo che un confronto costruttivo con i sindacati sia presupposto fondamentale per riuscire in questo intento. Alla luce degli ultimi eventi, inoltre, abbiamo chiesto udienza ai Prefetti di Piacenza, Reggio e Parma. Non dobbiamo creare confusione dei ruoli, ma crediamo che più alto e massiccio sia l’argine contro la criminalità, e più ostacoli troveranno i tentativi di infiltrazione e di contagio”. Volta ha poi sottolineato l’importanza dell’operazione di Legacoop Emilia Ovest che si inserisce in un più ampio disegno di riorganizzazione su scala regionale che, come ha detto con chiarezza il nostro Presidente Giovanni Monti, ci porterà verso un’unica associazione emiliano romagnola. Questo processo non ci deve spaventare, ma vederci protagonisti. “Credo che già oggi – ha detto Volta – dopo solo pochissimi mesi, possiamo dire che avere una unica rappresentanza per tutta l’Emilia Ovest, non ci ha fatto allontanare dai territori o dai problemi delle cooperative, anzi ha aumentato la nostra efficacia.
Volta ha concluso il suo intervento sul tema dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, con una esortazione rivolta in particolare alle cooperatrici e ai cooperatori della sua generazione. “Da oggi al 2017 – ha affermato il presidente di Legacoop Emilia Ovest dobbiamo costruire insieme la nostra nuova casa, dove dobbiamo andare a stare bene, ancor meglio di come stiamo in Legacoop. Giochiamo un ruolo importante, che va affrontato con senso di responsabilità, con impegno, con umiltà e competenza. Sull’Alleanza abbiamo una grande causa da servire e una corrispondente responsabilità da esercitare, dobbiamo esserne all’altezza.
Subito dopo l’Assemblea si è svolta una importante tavola rotonda sulla riorganizzazione territoriale dell’Emilia-Romagna, a cui sono intervenuti il presidente della Giunta regionale Stefano Bonaccini, i sindaci di Parma Federico Pizzarotti, di Piacenza Paolo Dosi e di Reggio Emilia Luca Vecchi, e il presidente regionale di Legacoop Giovanni Monti. Ha coordinato la tavola rotonda il direttore del TG Reggio di Telereggio Gabriele Franzini. Ha concluso i lavori della giornata il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti.
Andrea Volta è nato l’8 giugno 1978 a Parma e risiede a Montechiarugolo.
Presidente e socio fondatore della cooperativa sociale Averla, avviata nel 2003 poi confluita in fusione con cooperativa La Giunchiglia in Emc2 onlus, di cui è stato presidente fino a fine 2014.
Presidente Legacoop Parma dal marzo 2012.
Presidente del Consorzio Servizi Amministrativi di Parma.
Vicepresidente Assicoop Emilia Nord.