Expo, progetti piacentini poco visibili. Perplessità di Fd’I: “Rischio flop”

"A poche settimane dalla apertura di Expo, in ragione sia dell'impegno di modeste risorse sia della carenza di originali idee, Piacenza corre il rischio di un pesante flop, nonostante sia e resti la porta di Milano", è il grido di allarme lanciato da Tommaso Foti ed Erika Opizzi, consiglieri comunali di Fratelli d'Italia. "I nostri dubbi, più volte manifestati, sull'efficienza e l'efficacia dell'associazione temporanea di scopo – continua la nota – crescono di giorno in giorno. Non sara' certo la pur pregevole zolla, che segnalerà la nostra presenza nel padiglione Italia di Expo, a portare visitatori al nostro territorio".

Radio Sound

”Invero, anziché puntare su due o tre iniziative di forte impatto – affermano Foti e Opizzi – si è preferito seguire la strada di non scontentare nessuno, con una parcellizzazione assurda degli eventi ed una comunicazione che di notevole, allo stato, ha solo il costo. A partire dal sito internet realizzato che pare fatto apposta per impedire una consultazione veloce ed efficace”. ”Perfino il fegato etrusco, un unicum di Piacenza, è stato considerato poco o niente – sottolineano i consiglieri di Fd'I – ignorando che a Bologna, poche settimane, fa la mostra dedicata agli etruschi ha avuto un successo clamoroso”. ”Ci auguriamo di sbagliare e, che invece, Piacenza sia presa d'assalto dai visitatori – concludono Foti e Opizzi – ma resteremo convinti  che anziché considerare Expo come un evento internazionale a cadenza secolare, a Piacenza la si è considerata come un'importante fiera di provincia e nulla di più”.

Una presa di posizione, questa dei consiglieri di Fratelli d'Italia, che arriva dopo una discussione particolarmente accesa in sede di commissione consiliare 4 dedicata allo Sviluppo economico che si è tenuta l'altra sera. Una discussione nella quale da numerosi membri, di tutte le parti politiche, hanno sollevato perplessità sullo stato dei lavori in vista di Expo, lamentando una scarsa visibilità dei progetti sinora decisi, di una scarsa "penetrazione"e fruibilità, soprattutto sul web, degli strumenti messi in campo per rendere efficaci gli investimenti fatti da Piacenza (e si intendono le istituzioni e i privati) per promuoverne l'immagine e le eccellenze.