Ztl aperta per donne incinte e neogenitori: da Facebook al Consiglio comunale

Ztl aperta e parcheggio gratis anche sulle strisce blu per mamme in gravidanza e neogenitori di bimbi fino ai sei mesi di vita. L’idea arriva da Perugia, dove se ne sta parlando in sede di commissione consiliare e nei prossimi giorni dovrebbe diventare realtà, e grazie ai social network è rimbalzata fino a Piacenza. Il successo è stato istantaneo. Alessandra Metti, giovane neomamma piacentina, ha condiviso la notizia sul profilo Facebook del consigliere comunale del Pd Stefano Borotti che a sua volta ha rilanciato la proposta: perché non parlarne seriamente e tentare di tradurre la cosa in realtà piacentina? «Ho fatto un minisondaggio qui al lavoro – ha detto Borotti – e il sì è stato unanime da parte delle donne e delle mamme presenti in ufficio». Non sarà l’Istat ma il dato è indicativo. Stessa reazione anche sui social network con una pioggia di like, e non solo di mamme con bambini. Like anche di un certo “peso”, peraltro, come quello dell’assessore comunale alle politiche giovanili Giulia Piroli, segno che l’amministrazione potrebbe valutare concretamente l’idea di un’apertura “mirata” del centro storico per questa determinata categoria di persone. 

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Di certo sarebbe un’iniziativa in linea con il “marchio” di cui Piacenza, grazie all’Unicef, può vantarsi da anni, e cioè quello di “città dei bambini”. 

«Porterò l’iniziativa in Consiglio comunale» ha detto Borotti già annunciando che parlerà della cosa al consigliere di Piacenza Viva (e quindi “avversario”) Marco Colosimo, sensibile sui temi in questione e firmatario di una mozione che prevedeva una proposta analoga: un bell’esempio di collaborazione trasversale nel segno dei “pancioni” e dei bebè, che evidentemente non hanno colore politico. Citando proprio Colosimo e anche il consigliere Roberto Colla (Moderati), già intervenuti sull’argomento, anche l’assessora Piroli – da noi contattata – è andata oltre il like su Facebook e ha espresso chiaramente il suo interesse per un’idea che «potrebbe contribuire a rivitalizzare il nostro centro storico rendendolo più accessibile a certe categorie come quella delle donne incinte o dei genitori con figli piccolissimi». 

Certo, il problema sarà logistico e di controllo: i furbi sono sempre in agguato e c’è chi potrebbe sfruttare i permessi-bebè per raggiungere in auto il cuore della città; ma a differenza dei “parcheggi rosa” istituiti qualche tempo fa al Cheope e che non hanno avuto grande successo, qui si parla di un’agevolazione a tempo: nove mesi in tutto, tra l’ultimo trimestre della gravidanza al compimento del sesto mese del neonato. «Avere la possibilità di spostarsi più agilmente anche con carrozzine, passeggini e borse della spesa – commenta Alessandra, la mamma da cui è partita l'idea di oggi – potrebbe essere senz'altro un bel vantaggio per noi genitori, e magari anche un motivo in più per non rinunciare a un giro in centro».