Do Carmo: “La Bakery ora gioca da squadra”

Un tuffo verso i sostenitori del PalaBakery, che lava via i peccati di una prima parte di campionato fortemente condizionata dagli infortuni. Adesso la Bakery Piacenza sembra davvero un’altra squadra. L’affermazione al tiebreak con Trento di sabato scorso non è certamente frutto del caso. Le biancorosse in 4 dei  5 set disputati hanno giocato alla pari con la quarta forza del campionato, meritando il successo. Le 24 realizzazioni delle strepitose Giuliodori e Viganò, sono solo una faccia della medaglia di una prova corale di altissimo livello per intensità e continuità.
Quattro gare a punti, tutte con formazioni di alta classifica: questo il ruolino di marcia della truppa di Pistola che ora vede la luce in fondo al tunnel: le biancorosse conservano 6 punti sulla terzultima Olbia, addirittura 7 nei confronti di Filottrano e Caserta.
Uno degli ingredienti di questa Bakery è senz’altro Luciana Do Carmo. La brasiliana arrivò a Piacenza quest’estate con un compito ben preciso, quello di “chioccia” verso le più giovani. Ben presto il suo contributo in campo è diventato semplicemente indispensabile. Le palle difficili per lei non sono un problema. Luciana non si lamenta mai, ma fa quello che le riesce naturale: attacca con tutta la forza che ha in corpo, da qualsiasi posizione, fino a scardinare le retroguardie avversarie.  Una leader solare ed intraprendente che in breve tempo  è diventata un punto di riferimento per tutto il team del presidente Beccari. Il capitano è determinato a proseguire la striscia vincente, anche se il coefficiente di difficoltà del prossimo incontro non è certo inferiore a quelli precedenti: domenica 22 febbraio, alle 18:00 la Pallavolo Piacentina sarà impegnata ad Aversa.

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Ad inizio stagione ti aspettavi questo passaggio da “chioccia” a titolare?
Sinceramente no, non pensavo di giocare con questa continuità. Sono arrivata in squadra con il compito di dare una mano alle giovani e, in particolare a Caterina Gioia. Oltre a questo però dovevo anche farmi trovare pronta per supportare la squadra in caso di necessità e così ho fatto.

Cosa comporta il ruolo di capitano all’interno della squadra?
Ci sono tante responsabilità, è vero, ma è anche gratificante. Penso sia un privilegio. Un capitano deve aiutare le più inesperte a crescere all’interno di questa categoria, essere sempre di esempio, in campo e fuori. In tutta la carriera, prima d’ora, l’ho fatto una sola volta, in Francia, lo scorso anno. Sono felicissima sia successo anche qui.

Cosa vi ha portato alla striscia positiva del girone di ritorno?
Dopo l’ultima partita del girone di andata avevamo veramente toccato il fondo. Ci allenavamo duramente in palestra, è vero, ma ci mancava qualcosa. Ci siamo parlate a viso aperto ed abbiamo deciso di cambiare: da quel momento abbiamo iniziato ad essere un gruppo ed una squadra vera e propria. Da quando abbiamo iniziato a giocare  come un gruppo coeso i risultati sono arrivati: in queste 4 partite tutte hanno giocato e dato il loro contributo

Il successo con Trento vi permette di guardare ai prossimi impegni con un’altra prospettiva?
No. Vincere è bellissimo, ed è giusto godersi  questo momento, ma da lunedì la nostra mente è proiettata ad Aversa. Le prossime gare sono impegnative e non possiamo permetterci cali di tensione. Questo è un campionato molto complesso e le insidie sono sempre dietro l’angolo.

Che trasferta sarà ad Aversa?
Stiamo studiando a fondo le loro caratteristiche, basandoci sulle indicazioni del tecnico che è sempre molto meticoloso nella preparazione della partita. Rispetto a squadre come Trento, Aversa non ha un unico punto di riferimento: gioca da collettivo e tutte le giocatrici possono fare la differenza. Questo naturalmente complica parecchio le cose. Questo però non dev’essere un alibi perché tutte le squadre si sono rinforzate nel girone di ritorno e non ci sono partite facili. Mi aspetto una Bakery con l’atteggiamento delle ultime 4 gare, che provi a portare a casa altri punti per la classifica.