“Abbiamo rilevato un aumento di donne che nell’ultimo periodo hanno deciso di usare il velo”. Un incremento che è stato registrato dall’ufficio Immigrazione della Cisl di Parma e Piacenza e che sarà materia di un dibattito pubblico in città, in fase di organizzazione, in vista dell’8 marzo, tradizionale festa della donna. A darci qualche anticipazione sull’appuntamento, sicuramente di strettissima attualità, il segretario generale Marina Molinari: “Abbiamo rilevato questo aumento, tramite le donne che si rivolgono al nostro ufficio immigrazione e possiamo dire si tratti di persone che fino a poco tempo fa non avevano intrapreso questa pratica. Non sappiamo se sia legata a particolari esigenze o mutate condizioni familiari. Quel che è certo è l’incremento notato dai nostri delegati”.
Un ritorno alle tradizioni islamiche, quindi, che non appare ostentato ma comunque esibito, come mai prima d’ora (parliamo dell' hijab, velo che adempie alle norme minime di velatura delle donne, così come sono sancite dalla giurisprudenza islamica). E quanto rilevato dalla Cisl non manca di far riflettere, in particolare all’interno del contesto in cui anche la nostra realtà provinciale è immersa. Un po’ ovunque in Europa, infatti, ci si interroga. Tanto che è notizia di questi giorni, che in una scuola all’Istituto Tecnico Malignani di Cervignano del Friuli (in provincia di Udine) il preside Aldo Durì ha diramato una circolare per vietare il copricapo della religione islamica. “A Piacenza, da quanto sappiamo, non sono state né diramate circolari del genere né è aperto un dibattito sul tema – ha aggiunto Molinari -. Ma fuori dall'ambito scolastico abbiamo notato come ci sia un ritorno a questa pratica. Le donne in questione – ha sottolineato – spesso sono meno integrate nella società, sono mogli che arrivano con i ricongiungimenti familiari e che si dedicano alla famiglia. Comunque si è oggettivamente intensificato”.
Una risposta al perché di questo aumento, per ora, la Cisl non ha saputo darla. Ma proprio per non trascurare il fenomeno, ha deciso di organizzare un convegno pubblico, in fase di definizione, al quale però sembra già possano partecipare, sia la responsabile delle donne musulmane della città, così come una docente che si occupa di movimenti femministi islamici e anche l’onorevole, nonché ex segretario Pd, Pier Luigi Bersani. “Non ci fermiamo, nonostante le notizie che arrivano da Copenhagen (gli attacchi con armi da fuoco a un dibattito sulla libertà di espressione e ad una una sinagoga, ndr) perché pensiamo che questa possa essere una occasione per costruire un ponte di dialogo con la religione islamica” ha concluso il segretario della Cisl.