Chiusura uffici postali, la Regione a Poste Italiane: “Subito un incontro”

Uffici postali in Emilia-Romagna, l'assessore Emma Petitti chiede un incontro urgente al responsabile dell'Area Territoriale Centro Nord. A rischio sono piccoli uffici postali di paese, per la maggior parte in zone periferiche o poco popolate, ma comunque utili e preziosi per i cittadini, in particolar modo i più anziani. Di fronte all’intenzione di Poste Italiane di riorganizzare i propri uffici in Emilia-Romagna, la Regione ha chiesto un incontro urgente al responsabile dell’Area Territoriale Centro Nord, Gino Frastalli.

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“Bisogna avviare subito il confronto prima di assumere le decisioni. La Regione c’è, siamo pronti – sottolinea l’assessore al Bilancio Petitti, che ha scritto a Frastalli –  e la nostra richiesta di incontro urgente è il segno tangibile di come la Regione condivida e faccia proprie le preoccupazioni che in questi giorni vengono espresse da singoli comuni, oltre che da Anci e Uncem”. Un tema, questo, “oggetto anche di interrogazioni da parte di consiglieri regionali di diversi gruppi” prosegue Petitti.

“I servizi erogati da Poste Italiane hanno come fruitori sia i cittadini che le imprese, mettere mano alla rete degli sportelli non può prescindere dalle pubbliche funzioni caratteristiche del servizio postale” aggiunge l’assessore.

“Non possiamo infine nascondere la nostra preoccupazione per un processo che rischia di ‘inaridire’ i territori dove le comunità locali vivono e, malgrado la crisi, tentano di crescere. Un conto è razionalizzare e garantire maggiore efficienza; quello che vogliamo evitare – conclude l’assessore – è che all’orizzonte ci sia solo un’operazione di risparmio con il più vecchio degli strumenti: il taglio dei servizi”.