Venerdì 13 febbraio alle ore 21.00 presso la Sala BOT del Comune di Carpaneto Piacentino (PC) si tiene la presentazione del Saggio ”Le perle di Silvi”. L'evoluzione storico-sociale e le mutazioni antropologiche di un "sito incantato" di Paolo Martocchia.
Un volume monografico che ripercorre il percorso evolutivo e sociale della città. Non mancheranno collegamenti e riferimenti a Pineto "cugina dell'Adriatico", dall'arrivo del primo treno a vapore della Ferrovia Adriatica, alla marineria o alla Torre di Cerrano.
Già narrata come un «sito incantato» sul finire dell’Ottocento, Silvi inizia il suo percorso evolutivo e sociale il 17 Maggio 1863, giorno in cui viene inaugurato il tratto locale della Ferrovia Adriatica. A partire da questo dato, il giornalista e scrittore Paolo Martocchia, con la presente monografia su Silvi, ripropone i momenti storici salienti della città, gettando così le basi per la tanto auspicata ricostruzione del suo tessuto culturale.
Dalla Banda musicale alla prima Casa del Maestro, dall’arrivo di Mafalda di Savoia agli edifici di culto, dalla vocazione marinaresca alle tradizioni gastronomiche, arrivando sino alle memorie popolari e ai personaggi storici che hanno reso celebre la “Perla dell’Adriatico”: l’attento itinerario di Paolo Martocchia intende corroborare la tesi che vede in Silvi una città amabile, socialmente attraente, con qualità e caratteristiche che giustificano pienamente un grande e rinnovato orgoglio.
“A Silvi si giunge dopo una ripida salita e si ha l’impressione di ascendere alla prora di una nave gigantesca protesa verso l’Adriatico. La veduta è vastissima e sembra di essere a picco sul mare sottostante. Una passeggiata sulla strada esterna, che è un enorme balcone protetto da una ringhiera, vi darà la sensazione di essere sospesi nell’aria. Per chi soffre di vertigini consigliamo di fare un giro per il paese passando sotto un’antica porta e aggirando posteriormente la chiesa del patrono San Leone del XIV secolo”. (Serafino Razzi, predicatore domenicano e insigne musicista, seconda metà del 1500).
Paolo Martocchia (Parma 1967), laureato in Scienze Politiche e specializzato in Cooperazione allo Sviluppo, è scrittore, giornalista e operatore culturale.
Ha firmato per La Repubblica, Avvenire, Libero, Il Mattino, Il Messaggero, Il Resto del Carlino, L’Unità; dal 2001 ha scritto per il gruppo editoriale Il Sole 24 Ore. Ha collaborato con gli Atenei di Chieti e di Teramo, ha contribuito alla rinascita della vita culturale a Silvi, e ha pubblicato i volumi Come cambia il lavoro: comunicazione, automazione, flessibilità (IL, Roma 2002), François Mitterrand (Arte della Stampa, Chieti 2007), Variazioni di giudizio (Hatria, Atri 2010).
Note culturali: nella Sala che ospita la presentazione, è possibile osservare le sole aeropitture murali del futurista BOT (Barbieri Osvaldo Terribile) realizzate nel salone al piano superiore del Castello nel 1934.