“Se l’avessi votata la conoscerei”. E’ la risposta che si è sentita rivolgere la consigliera di Fratelli d’Italia, Erika Opizzi, da “un alto prelato della diocesi di Piacenza”, quando il presidente del consiglio Claudio Ferrari ha cercato di presentargliela. Il curioso episodio, comunicato durante la seduta odierna di consiglio comunale con un certo disappunto dalla stessa Opizzi, è avvenuto a margine della cerimonia di insediamento di don Ezio Molinari (estraneo ai fatti, ndr), svoltasi ieri, domenica 8 febbraio, in San Pietro, comunità che guiderà, oltre a San Pietro e Santa Maria di Gariverto.
La consigliera si trovava all’esterno della chiesa, a celebrazione conclusa. E nel corso dei tradizionali saluti e convenevoli sul sagrato, il presidente Ferrari, nel salutare “l’alto prelato”, ha cercato con cortesia di presentargli Erika Opizzi. “Se l’avessi votata la conoscerei”, pare abbia risposto l’alto membro del clero piacentino, “in maniera molto sgarbata” ha riferito Opizzi.
“Con la comunicazione di oggi voglio fare il mio augurio al nuovo parroco di San Francesco, don Ezio Molinari, che è stato il mio parroco per 20 anni – ha premesso – quello che mi spiace e sento di dover riferire è che, dopo un colloquio con un esimio esponente della diocesi, in maniera non adeguata per il suo ruolo, mi sono sentita dire: non la conosco perché non l’ho votata. Non credo che il problema sia il non avermi votato ma l’espressione in sé, fatta fuori da una chiesa da una persona che ricopre un ruolo così importante. A lui voglio dire: sarebbe meglio che pensasse ai problemi della Chiesa. Anche perché lo stesso prelato ha aggiunto che ‘se ci sono sempre meno parroci in montagna è colpa di chi spopola le montagne’. Invece di pensare a chi vota, credo dovrebbe farsi carico della carenza di fede dei parrocchiani, con i vertici della diocesi che litigano tra una chiesa e l’altra e lasciando poi le persone sole in montagna”.
Le comunicazioni iniziali in Consiglio comunale:
Mista Quagliaroli del Movimento 5 Stelle è tornata sulla buonuscita e sugli stipendi percepiti da alcuni dirigenti di Iren, segnalando che, a suo dire, il Comune dovrebbe intervenire visto che la multiutility è partecipata da palazzo Mercanti e che certi compensi “non vanno nel senso del bene della collettività”.
Marco Colosimo di Piacenza Viva, ha chiesto al sindaco se, sul modello di Roma, possa essere istituito anche a Piacenza un quartiere a luci rosse, nel quale la prostituzione “sia tollerata”. Questo perché, ha sottolineato Colosimo, “il fenomeno deve essere tolto dalle strade e tornare nelle case chiuse, sotto il controllo dello Stato”.
Marco Tassi del Pdl ha accusato la giunta Dosi di immobilismo, visto che “in due anni sono stati deliberati due provvedimenti: il Psc (Piano strutturale comunale) e il progetto di riqualificazione di Borgo Faxhall. Un’attività insufficiente per lo sviluppo della città”.
Stefano Borotti del Pd ha invece detto di aver ricevuto diverse lamentele sul servizio offerto nelle strutture convenzionate per la lungo degenza di Piacenza. “Un tema da sottoporre al nuovo direttore dell’Asl perché sappiamo che ci sono verifiche, ma alcuni delicati aspetti possono sfuggire da questo sistema di controllo”.
Paolo Garetti della lista Sveglia ha invece riportato i dati scoraggianti, a suo dire, sull’edilizia scolastica, con la quota minore di interventi finanziati, anche sul fronte della logistica.
Massimo Polledri della Lega Nord si è concentrato sul tema della sanità “per esaminare meglio il tema dell’area vasta, cioè l’unificazione di Piacenza con altre province emiliane.
Carlo Pallavicini della Sinistra per Piacenza ha parlato del tema degli sfratti: “Il Comune qualcosa ha fatto, ma non basta, più che fare bandi per agevolare gli affitti, provvedimento che avvantaggia solo chi ha già una rendita, dovrebbe invece essere agevolato chi non ha le risorse economiche per pagare l’affitto”.
La risposta del sindaco, Paolo Dosi. Sul fronte emergenza neve ha detto: “Ringrazio non solo i commercianti ma anche i cittadini che hanno provveduto a pulire le strade, così come gli operatori Iren. Il tutto ha portato a un lavoro non indifferente, visti gli oltre 30 centimetri che sono caduti. La chiusura dell’autostrada ha comportato un aumento dei disagi, impedendo il secondo passaggio degli spazzaneve nel giro di poco tempo. Sottolineo ancora la grande disponibilità del personale Iren”.
Il Consiglio comunale ha anche votato favorevolmente alla mozione di Samuele Raggi (Idv) che chiedeva di impiegare i profughi presenti sul territorio piacentino in lavori socialmente utili. Sì bipartisan a mozione Idv. No di Lega, Pdl, Fi e Fdi: secondo questi ultimi ci sarebbero altri costi da sostenere.