Alberi “pericolanti” in città, il Comune ne ha individuati otto da rimuovere

Saranno rimossi nei prossimi giorni, per prevenire possibili danni e infortuni, otto esemplari di alberi a rischio di schianto nelle aree verdi di alcune scuole cittadine, le cui condizioni attuali comportano forti rischi per l’incolumità dei bambini e di tutti i fruitori.  

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Si tratta di una betulla affetta da carie al colletto nel giardino della scuola materna Carella in via Labò, dove – nella sezione della scuola elementare – verranno abbattuti anche un pioppo e due pruni per presenza di carie, carpofori e seccumi. Altre tre piante, due tigli e un abete, saranno rimosse dal giardino del nido Astamblam in via Guarnaschelli a causa di carie, cavità e carpofori sul fusto, nonché per seccumi sulla chioma. Infine, verrà abbattuta una betulla nell’area della scuola media Carducci, in via Damiani, per seccumi e carie diffusi sulla chioma.

“Gli esemplari in questione – spiega l’assessore all’Ambiente Giorgio Cisini – rientrano tra i 97 analizzati nei mesi scorsi, a seguito del Piano per la sicurezza delle alberature comunali stilato dall’Ufficio Verde. Sono stati eseguiti esami fitostatici dettagliati, per iniziativa dell’Amministrazione ma anche sulla base di segnalazioni pervenute dai cittadini, per verificare la stabilità delle piante e tutelare la sicurezza delle persone. In caso di valutazione negativa della perizia agronomica, si è proceduto a un secondo controllo con la metodologia Vta, Visual Tree Assessment, l’unica interamente fondata su basi scientifiche che riguardano la biomeccanica dell’albero e giuridicamente valida”.

La tabella completa, riepilogativa delle analisi Vta (disponibili anche nel dettaglio) è a disposizione presso l’Ufficio Verde di viale Beverora 57.

L’assessore Cisini ricorda, infine, che “anche quest’anno la Regione ha assegnato al Comune di Piacenza 3500 alberi e arbusti forestali, di cui 1000 saranno destinati all’obbligo di legge che prevede la piantumazione di un nuovo esemplare per ogni bambino registrato all’anagrafe o adottato, mentre i restanti saranno distribuiti gratuitamente alla cittadinanza entro la metà di marzo”.