I poliziotti, si sa, svolgno un lavoro importantissimo, così come tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine. Un lavoro importantissimo a ogni livello, anche meno i evidenti al pubblico: sono proprio tali livelli a rendere efficiace l’azione di chi sta – in divisa o in borghese – in mezzo alla strada a combattere il crimine o a tentare di constrastarlo con i vari servizi di prevenzione. Il simbolo stesso della prevenzione da parte della Polizia di Stato sono le cosiddette “pantere” o “volanti” e cioè le auto di servizio della Squadra volante. Una squadra che da oggi a Piacenza ha un nuovo dirigente: è il commissario Michele Rana, già a capo dell’Ufficio immigrazione dal 2010. L’abbiamo intervistato chiedendogli prima di tutto un sintetico bilancio dei quasi cinque anni che ha trascorso a dirigere un ufficio cruciale, soprattutto in una realtà come Piacenza che da anni fa registrare una delle maggiori incidenze di immigrati sul totale della popolazione (è prima in regione e una delle prime in Italia).
“E’ stata un’esperienza più che positiva soprattutto grazie agli uomini e alle donne che con me hanno lavorato all’Ufficio immigrazione” dice Rana, e – da buon operativo – fa subito qualche esempio pratico: “Abbiamo portato i tempi medi di rilascio dei permessi di soggiorno a un mese, che è un gran risultato, e abbiamo anche migliorato la nostra capacità di individuare le persone pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica: basti pensare che siamo arrivati a rigettare 240 permessi di soggiorno l’anno quando nel 2010 se ne rigettavano solo 40”. E ancora: “Abbiamo connesso l’attività di revoca e di rigetto dei permessi di soggiorno alle espulsioni, quindi oggi le persone giudicate pericolose, con un lavoro certosino di perfezionamento dei provvedimenti e di identificazione, vengono accompagnate alla frontiera e allontanate”.
Un lavoro, quello dell’Ufficio immigrazione, di assoluta importanza nonostante le sue dinamiche spesso non siano note all’opinione pubblica; eppure l’impatto sulla sicurezza dei cittadini è praticamente diretto, soprattutto con riferimento al monitoraggio dei soggetti pericolosi. Senza contare l’importanza che l’efficienza di questo ufficio ha per tutti gli immigrati onesti che vivono e lavorano nel territorio piacentino.
D’obbligo la domanda sul nuovo incarico. Un incarico che Michele Rana si trova ad affrontare in un particolare periodo storico, in cui la domanda di sicurezza è sempre maggiore e maggiore è anche la percezione di insicurezza, a volte anche a dispetto delle stesse statistiche che registrano un calo di certe tipologie di reato. Morale, la gente ha più paura e il ruolo dei poliziotti delle volanti, intrecciato a quello dei colleghi degli altri uffici (dalla Squadra mobile alla Digos eccetera), assume una rilevanza sempre maggiore.
“E’ sicuramente un lavoro interessantissimo, nuovo per me che ho respirato l’aria del commissariato agli esordi della mia carriera – spiega Rana, classe 1971, laziale di Rieti – E’ un lavoro che dovrò imparare a conoscere, conoscere i professionisti che già ci sono; è un lavoro al quale dovrò approcciarmi tentando di immaginare miglioramenti essenzialmente qualitativi. Si tratta in buona sostanza di migliorare ancora di più la nostra capacità di essere nel posto giusto al momento giusto; e ciò significa anche approfondire la capacità di analisi che già ha l’ufficio, di elaborazione dei dati che provengono da fonti sempre più varie, anche di tipo informatico; il tutto finalizzato a dispositivi che siano sempre più efficaci”. Ed è su questo termine che pone l’accento il nuovo capo delle Volanti: efficacia. Sembra quasi un motto operativo e di certo suona bene.
La nomina di Michele Rana a capo della Squadra volante non è l'unica novità all'interno della Questura guidata da Calogero Germanà: Tiziana Bonomo è stata nominata dirigente dell’Ufficio immigrazione, Aida Galluccio è il nuovo dirigente della Digos, Maurizio Mobilio, dalla questura di Asti approda a Piacenza dove ricoprirà il ruolo di dirigente della divisione Pasi, Polizia Amministrativa e Sociale e dell’Immigrazione.