Picchiato dalla badante nella sua casa di via Dei Ripalta, morto il 90enne

E' morto nel corso della notte Sebastiano Trogu, l’uomo di 90 anni che dal 15 novembre scorso era ricoverato in gravissime condizioni dopo essere stato picchiato a sangue dalla sua badante ecuadoriana di 46 anni, Katia Delfina Calderon Poveda, nella sua abitazione di via Dei Ripalta a San Lazzaro. L’uomo, colpito ripetutamente alla testa dalla 46enne, era stato dapprima ricoverato all’ospedale di Piacenza, per poi essere trasferito all’ospedale di Borgonovo dove è spirato questa notte. Sul cadavere dell’uomo sarà effettuata nei prossimi giorni l’autopsia per chiarire con precisione le cause del decesso: dopodiché per la badante 46enne, in carcere alle Novate dal 16 novembre scorso, la situazione potrebbe aggravarsi pesantemente nel caso il capo di imputazione dovesse passare da tentato omicidio a omicidio.

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La mattina del 15 novembre, la sudamericana cominciò ad aggredire l’anziano da lei assistito colpendolo ripetutamente con calci n testa. Le urla dell’uomo e il trambusto attirarono nell’appartamento una vicina di casa che fu a sua volta aggredita e leggermente ferita da un vaso di terracotta scagliato dalla 46enne. A quel punto intervenne un secondo vicino di casa, un uomo di origini marocchine che fu ‘accolto’ dalla donna con alcuni frammenti dello stesso vaso impugnati come lame: l’uomo si vide costretto addirittura a difendersi con una scala a pioli, imbracciata per tenere lontana l’ecuadoriana in preda alla follia. Subito dopo intervennero gli uomini della squadra mobile della polizia che bloccarono la badante e chiamarono il 118.

Katia Delfina Calderon Poveda accudiva il 90enne da due anni, un lungo periodo durante il quale non aveva mai dato segni di aggressività o indole violenta, non aveva nemmeno precedenti penali. Eppure quella mattina qualcosa scatenò una follia incontenibile, si parlò anche di motivi legati al lavoro, anche se queste voci non vennero più confermate. Interrogata dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Bersani, la 46enne rispose a tutte le domande mostrandosi fortemente provata per l’accaduto. Per lei ora, come detto, l’accusa potrebbe passare da ‘tentato omicidio’ a ‘omicidio’.