M5S: “In aula consigliere aggiunto che rappresenti le comunità straniere”

Un consigliere comunale aggiunto in rappresentanza delle comunità straniere presenti sul territorio piacentino. E’ solo una delle osservazioni presentate dal Movimento 5 Stelle alla bozza di revisione dello Statuto comunale sul quale ha lavorato una subcommissione della Commissione Affari istituzionali costituita in Municipio. Le modifiche apportate dai “grillini” saranno presentate domani sera (mercoledì 28 gennaio 2015) in un incontro pubblico alla sala della Circoscrizione 3 in via Martiri della Resistenza alle 21. La consigliera Quagliaroli illustra la modifica legata all’aggiunta di un consigliere comunale. “Si tratta di una figura che è presente anche in altri Statuti comunali, come quello di Parma. Un rappresentante delle comunità straniere che ha diritto di parola, ma non di voto né di ricevere un compenso. Un modo inclusivo di far partecipare delle persone residenti nel nostro Comune e che vogliono interagire e capire le regole. In questo modo possono diventare più consapevoli”.

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Il Movimento 5 Stelle attende quindi dai cittadini suggerimenti e proposte. “Lo Statuto è un po’ la Costituzione, ci sarebbe piaciuto un percorso più partecipato, magari guidato dal Comune. Invece non è stato possibile e allora proviamo a sopperire noi”. Tra le modifiche principali, oltre a quella dell’aggiunta del consigliere, anche altre relative alla costituzione delle commissioni. L’introduzione di una commissione “Garanzia e controllo” che verrebbe inglobata in quella Affari Istituzionali con la presidenza affidata a un esponente della  minoranza. “Essendo di garanzia anche per rispetto del Tuel, vanno tutelate le minoranze. Qui a Piacenza non c’è alcuna commissione con presidenza alle minoranze. L’articolo del Tuel viene disatteso”. Inoltre il 5 Stelle chiede la soppressione della commissione delle elette (oggi costituita dalle sole donne del Consiglio).  “Essa dovrà essere inserita nella commissione 3 che diventa Pari Opportunità e che la presidenza venga affidata a una donna. Le Pari opportunità non possono essere trattate solo da donne”.