Aggredì e rapinò del portafogli un 51enne piacentino chiudendolo poi nel bagagliaio dell’automobile. Il giudice Giuseppe Bersani ha condannato a 6 anni e 4 mesi di reclusione un 18enne marocchino per due rapine distinte, l’ultima – quella più inquietante – avvenuta nel dicembre del 2013 in via Roma. Il giovane era accusato di rapina aggravata, lesioni personali, sequestro, utilizzo indebito di carta di credito e guida senza patente.
Il violento episodio visse il suo culmine intorno all’una di notte nei pressi di uno sportello bancomat di via Roma dove il 51enne venne trovato dalla polizia sanguinante in mezzo alla strada. Poco distante fu rintracciato il 18enne dopo una segnalazione dell’Ivri che aveva informato la polizia di averlo visto allontanarsi in modo sospetto da uno sportello bancomat. Gli inquirenti sono così riusciti a ricostruire l’accaduto e ad arrestarlo con una sfilza di accuse. Il 51enne ha spiegato che poco prima aveva dato un passaggio al 18enne in via Alberoni. Giunti però all’argine del Po, l’uomo fu colpito dal giovane con un pugno, stordito e chiuso nel baule. Dopo essersi messo alla guida il giovane fece salire sulla vettura due amici, un 15enne piacentino e un 17 pakistano (poi denunciati), recandosi in via Roma per tentare di prelevare al bancomat con la carta di credito scucita dal portafogli della vittima. Quest’ultimo venne poi liberato dal bagagliaio, prima che i tre si allontanassero. Qualche istante dopo l’arresto da parte degli uomini della Squadra Mobile. Questa mattina il giovane, difeso dall’avvocato Bordi, ha subìto una dura condanna a sei anni e quattro mesi, comprensiva anche di un’altra rapina messa a segno dal giovane nordafricano un mese prima. Il piemme Emilio Pisante aveva chiesto una pena di 5 anni.