Domenica 25 gennaio, quarto e penultimo incontro a cura del Nap (Network Antagonista Piacentino) presso la Cooperativa Popolare Infrangibile (via Alessandria 16). L’incontro si svolgerà dalle 17.30 alle 19.30 nella sala biblioteca della Cooperativa. A discutere del tema “logistica e territorio” sarà Sergio Bologna, intellettuale che dopo la militanza in “Potere Operaio” ha insegnato in varie Università, sia in Italia che in Germania. Bologna si è occupato di storia del movimento operaio, ha partecipato alla fondazione di riviste quali «Classe operaia» e «Primo Maggio». Terminata la carriera universitaria, ha scelto di fare il consulente e in questa veste è stato coordinatore del settore merci del Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (1998-2000), membro del Comitato scientifico per il Piano Nazionale della Logistica (2010-2012) ed esperto del CNEL sui problemi marittimo-portuali.
Recentemente, Sergio Bologna si è reso promotore di un appello allo sciopero dei lavoratori “volontari” di EXPO 2015: un tema di scottante attualità dopo la firma da parte dei sindacati confederali del protocollo d’intesa sul lavoro volontario in Expo e i rumors che attribuiscono alla maggioranza del Partito Democratico la volontà di estendere lo stesso all’intero mercato del lavoro.
Sergio Bologna è un intellettuale di caratura mondiale che ha nel suo passato un legame con Piacenza: fu infatti pubblicato su “Quaderni Piacentini” il saggio “Maggio ’68 in Francia”, con cui l’autore immortalò in tempo reale le barricate parigine. A suggellarlo come un «classico» di quell’anno fu la sua lettura degli eventi del tutto in controtendenza con le categorie interpretative allora in voga nella sinistra sia istituzionale che extraparlamentare. Gli autori, infatti, nell’analizzare e descrivere la rivolta studentesca e operaia in atto ignorarono del tutto gli schemi ideologici del marxismo-leninismo e dell’anarchismo. Furono piuttosto le categorie dell’«operaismo italiano», forgiate nel corso degli anni Sessanta nei laboratori delle riviste «quaderni rossi» e «classe operaia», ad essere utilizzate nel saggio nel quale si sosteneva che quel che stava accadendo in Francia non era che l’inizio di una rivolta generalizzata.
Con Andrea Fumagalli (ospite del primo appuntamento del ciclo organizzato dal Nap) ha curato “Il lavoro autonomo di seconda generazione” (Feltrinelli, 1997), e ha pubblicato, tra gli altri, “Ceti medi senza futuro?” (Derive Approdi, 2007) e “Vita da freelance. I lavoratori della conoscenza e il loro futuro” (con Dario Banfi; Feltrinelli, 2011). Tra i suoi scritti ricordiamo anche “Banche e crisi – Dal petrolio al container”, in cui la raccolta di alcuni scritti di Sergio Bologna (dalla crisi petrolifera del 1973 alla crisi finanziaria del 2008) consente di leggere in una prospettiva più che quarantennale le trasformazioni del capitalismo contemporaneo.