Si apre un nuovo anno per la Salus et Virtus boxe, la palestra pugilistica guidata da Roberto Alberti che la scorsa estate ha portato a Piacenza addirittura un match per il titolo italiano. L’allenatore traccia un bilancio del periodo che si è appena concluso:
“Abbiamo fatto meno match rispetto al recente passato – attacca l’allenatore- preferendo la qualità alla quantità. Purtroppo non sono arrivati risultati di spicco tra i professionisti, benché sia Sabau che Lazzari abbiano combattuto per cinture prestigiose (il primo ha lottato per il titolo mondiale junior WBC, il secondo per il titolo italiano), non siamo riusciti ad arricchire la nostra bacheca”
Alberti sottolinea come quello dei professionisti sia un problema strutturale di tutta la federazione italiana: “Negli altri Paesi i pugili professionisti hanno modo di vivere di pugilato e si dedicano anima e corpo solo a quello. Questo purtroppo in Italia non è possibile: ci si allena nel tempo libero e, ovviamente, questo sul ring, contro avversari stranieri, si vede”
Tornando al bilancio, il tecnico vede il bicchiere mezzo pieno alla voce dilettanti: “I ragazzi si sono comportanti sempre molto bene, dando il 100% sul quadrato. Purtroppo in qualche caso siamo stati un po’ sfortunati e condizionati dagli infortuni: Velkov agli Italiani si è fermato per un taglio, Micevski alle semifinali degli Italiani si è arreso all’otite, Battaglia ha avuto problemi di salute ed è stato lontano dal ring per qualche mese. Nonostante tutto questo sono molto soddisfatto: abbiamo sempre onorato i nostri impegni, vedendo ancora una volta crescere la nostra palestra ”
Ora però la mente va al 2015: “Spero sia un 2015 di successi: ai miei ragazzi dico sempre che ci vogliono sacrifico e passione, senza quelli non si va da nessuna parte. Abbiamo un calendario fittissimo. A fine mese Roberta Bonatti andrà in ritiro per le qualificazioni al Mondale. Puntiamo tanto su di lei. Tra i professionisti? Punto su Xhuljo Vrenozi, che come dilettante ha fatto sfaceli. Ha talento da vendere”