“Non ho nessuna idea di cosa possa essere accaduto a mia figlia Gaia. Se me la facessi mi attaccherei a cose morbose. Invece sono completamente affidata alle autorità competenti: polizia, consolato, Interpol e a chi di mestiere sta cercando degli assassini. Io aspetto i risultati. Se c’è una vittima, quella non è mia figlia. La vera vittima è l’assassino”.
Ha voluto incontrare i parenti delle vittime, coloro che hanno perso un caro in una tragedia. Così come purtroppo è accaduto di recente a lei. Alla cerimonia di commemorazione della strage del Pendolino (avvenuta il 12 gennaio del 1997) c’era anche Valentina Carraro, la mamma di Gaia Molinari, la 29enne uccisa in Brasile il giorno di Natale. Una donna addolorata per la scomparsa della figlia, ma anche capace di darsi e dare forza agli altri grazie alla spiritualità e alla fede che – ha rivelato – ha trovato proprio dopo le vicende avvenute in Brasile.
Proprio al Brasile, involontariamente, aveva fatto riferimento Mons. Franceschini all' inizio della celebrazione della Santa Messa affermando che in Brasile, la formula rendiamo grazie a Dio, si traduce Dio è con noi.
"Oh, mamma, proprio il Brasile – ha detto Carraro ai presenti – mi sembrava quasi una barzelletta. Eppure è proprio lì in Brasile che ho trovato la fede che è rivoluzionaria. Io devo ancora imparare a fare la madre della vittima ma credo che la mia piccola Gaia sia nella luce e vedo tutto questo come un dono. Non è vero che i nostri cari non ci sono più, loro sono sempre con noi".
“Sono qui per lanciare un messaggio di certezza – ha detto la mamma intervistata ai nostri microfoni – Gaia è in pace come tutte le persone che hanno lasciato il corpo e che sono nel luogo da dove tutti noi vediamo. L’ho capito subito quando mi è arrivata la telefonata dal Brasile che l’avevano ammazzata”. Alla domanda se sabato prossimo, in occasione dei funerali, quella sarà l’ultima occasione per abbracciarla, la donna ha risposto così: “Io Gaia l’ho già salutata. Sabato facciamo il funerale. Per me è una celebrazione per far sì che il messaggio di Gaia passi anche ad altre persone. Ho una fede solidissima, ma è una fede spirituale. Quello sarà un momento importantissimo di saluto. L’ultimo abbraccio? Abbracciare è una cosa molto intima”.
Sulle indagini in corso in Brasile si è espressa così: “Attenzione. Siamo in cerca di un responsabile, non di un colpevole. Bisogna limitare la persona che ha ucciso perché non ripeta questi atti. Non si cerca vendetta, si cerca un responsabile, che altro non è che la vera vittima. Sarà anche una stramberia ma me lo posso permettere come mamma in preda al dolore. Mi pare non abbiamo ancora chiaro il messaggio di dolore. Le indagini sono in grande movimento. E’ stata nominata una task force, le forze di polizia stanno compiendo sforzi eccezionali, perché questo caso ha mosso anche questioni razziali, per la verità incomprensibili dal momento che Gaia era in vacanza con un’amica di colore”.