—Il Piacenza vince per 0-1 sul campo al limite del praticabile di Fidenza in un match dominato dal nervosismo: tre le espulsioni senza contare Montanini l’allenatore dei padroni di casa. Decide Saber al 3′ della ripresa. Le squadre si sono trovate a giocare su un campo sabbioso, infangato e con zolle che saltavano a destra e sinistra, pericoloso anche per l’incolumità degli stessi giocatori. Non a caso il numero 10 del Fidenza Giglioli dovrà abbandonare il campo dopo 20 minuti di gioco per un brutto infortunio al ginocchio. Giocare rasoterra e rispettare gli schemi è risultato da subito impossibile e i contropiedi sono apparsi difficili anche per missili del calibro di Volpe e Lisi. I biancorossi però non hanno fatto gli schizzinosi e si sono prestati alla battaglia chiudendo gli avversari nella loro metà campo e impedendo ai bianconeri di impensierire il numero uno Ferrari bravp comunque a gestire con personalità la normale amministrazione. Stesso discorso per il reparto difensivo con Colicchio condottiero e faro dells retrovie. In mezzo tutto bene con Mauri e Compiani, palloni smistati alla perfezione per gli ottimi Lisi, Volpe, Saber e Bertazzoli. Per una volta bando alle critiche anche perché quella di oggi non è stata una partita di calcio ma una battaglia. Basti vedere il secondo tempo in cui la partita ha rischiato di diventare un incontro di kick boxing con ben tre espulsioni: dopo un brutto fallo di Grillo su Mauri, tra il biancorosso e il fidentino esplode una rissa degna di un pub inglese, entrambi espulsi. A loro fa seguito l’allenatore del Fidenza Montanini e poco dopo Reggiani per doppia ammonizione. Il taccuino degli ammoniti sembra invece l’enciclopedia Treccani. Una battaglia, insomma, che il Piacenza ha vinto con coraggio e forza. Tre punti importanti per morale e classifica.