Educare alla lettura dei comportamenti può aiutare a “scoprire” il proprio ruolo in un eventuale dinamica di “ciclo dell’abuso” che spesso si attua negli eventi di bullismo. La maggior parte delle volte, sono evidenti solo i ruoli della vittima e dell’istigatore, ma meno quella dell’attendente, colui che assiste più o meno consapevolmente ai fatti. Il teatro, come funzione antropologicamente attivante di energie non convenzionali, introduce l’individuo ed il gruppo in stati e fasi liminali, in cui le relazioni personali ed interpersonali assumono ed acquistano valori cognitivi profondi, grazie alla forza coinvolgente dell’azione collettiva ed alla libera espressione del corpo e della voce. L’indagine si estende ai SOCIAL NETWORK, alla pubblicità, ai nuovi eroi digitali, ai modelli di comportamento che propongono la velocità e la forza come caratteristiche del “vincente”: il sondaggio e la destrutturazione di tali forme di comunicazione ci dà la possibilità di individuare devianze di comportamento e percezioni distorte di se stessi e della propria immagine nel mondo.