Centosessanta licenziamenti: un “regalo” che i dipendenti della Provincia vogliono rispedire al mittente. Venerdì 19 dicembre dalle ore 10,30 presso la sala del Consiglio dell'amministrazione provinciale di Piacenza in via Garibaldi, i dipendenti dell'Ente occuperanno simbolicamente la storica sala intitolata a Giuseppe Verdi.
“Saranno i dipendenti stessi a spiegare alla cittadinanza in che cosa consiste realmente il riordino istituzionale che mette alla porta (dati SOLE24ORE) 160 dipendenti della Provincia di Piacenza – spiegano in una nota Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl di Piacenza -. In concomitanza con analoghe azioni previste in tutto il Paese, le lavoratrici e i lavoratori della Provincia si rivolgeranno a studenti, agricoltori, automobilisti e a tutti coloro i quali perderanno un punto di riferimento con un riordino territoriale che poteva essere il banco di prova del Governo ‘innovatore’ ma che invece si sta rivelando il suo più clamoroso fallimento”.
L'allarme rosso sulle provincie dell'Emilia-Romagna è stato lanciato anche dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, che ha chiesto "un incontro urgente" al Governo. Dagli stessi sindaci viene definito un “caos” il riordino delle funzioni (cosi' "non sta in piedi", ripetono i sindaci dei capoluoghi) e viene denunciato un 'buco' di 28 milioni di euro per mandare avanti le amministrazioni, oggi guidate da loro. "In questo modo e' meglio che i Prefetti commissarino perche' i Comuni non hanno la possibilità di far fronte a questa situazione. Non può essere che si preveda una riduzione del personale nelle attuali Province e non ci siano provvedimenti per bloccare le assunzioni in altri enti dello Stato".