Consueti auguri all'informazione piacentina, questa mattina, da parte del sindaco Paolo Dosi e la sua giunta nella sala consiglio di palazzo Mercanti.
L'introduzione è stata affidata al presidente del consiglio Silvio Ferrari: "Le sedute sono state in aumento, così come le interrogazioni e le mozioni, quindi un lavoro maggiore a favore della città. Abbiamo trattato temi importanti, come il nuovo Psc e Borgo Faxhall, sempre difficili da spiegare alla cittadinanza ma sui quali il consiglio si è impegnato molto. Sul sito del Comune, comunque, tutti i dati sono disponibili in modo trasparente".
Poi è stata la volta del sindaco Dosi: "E' un'occasione per fare un breve bilancio. A livello nazionale ci siamo trovati con governi diversi e con diversa valutazione degli enti locali. Stiamo vivendo in trincea. Però abbiamo inaugurato il nuovo mercato ortofrutticolo in via Piemonte. Poi le pratiche per le sblocco delle aree militari.
Abbiamo risposto alla domanda di sicurezza quando abbiamo chiuso il negozio di via Pozzo che creava problemi alla zona di via Roma. È ancora, abbiamo avviato progetti come l'asilo internazionale in collaborazione con Confapi. In questo la mia giunta ha risposto bene e li ringrazio personalmente uno ad uno, perché hanno seguito una linea di mandato che si basava sulla partecipazione".
Dosi si è soffermato sulla gestione di temi scottanti, come il sistema idrico e dei rifiuti, del trasporto pubblico e dei profughi: "Tutti argomenti originali, cioè che mai si erano presentati. È come territorio dobbiamo pensare insieme come tessuto provinciale".
Il primo cittadino, ha poi aggiunto che "sul bilancio 2015 dovremo tagliare almeno 6-7 milioni di euro ma non vogliamo tagliare i servizi alla persona, senza contare la cultura, settore nel quale abbiamo investito anche senza soldi. La Fondazione teatri ne è l'esempio".
E ha concluso: "Sapevamo di non avere risorse per dire: questo è il progetto bandiera della giunta Dosi, però abbiamo sbloccato importanti pratiche ferme da moltissimi anni, da Borgo Faxhall al Polo del ferro, così come è nato un tavolo specifico per rendere organica la gestione del Polo logistico".
Altri temi toccati dal sindaco Dosi
Sicurezza – Nuovo comandante della polizia Municipale darà più organizzazione e abbiamo investito sugli agenti, 15 nuove assunzioni. Questo contribuisce ad allentare molti problemi, anche se non tutti. Il limite delle assunzioni sono di 29 sui tre anni per cui abbiamo fatto quanto possibile".
Brand di Piacenza – Bisogna immaginare delle destinazioni di grandi aree che contemplino parte fredda e calda, cioè culturali e sportivi e all'edilizia sociale, l'altra per una redditività che sostiene il tutto. Un discorso del genere è naturale che provoca attese e polemiche. Però è vero che finora non siamo stati in grado di individuare un brand condiviso".
Rabuffi – Non avrei voluto un passaggio del genere, per la stima che ho per l'assessore che ringrazio per essere rimasto fino alla fine dell'anno. Nel 2015 faremo le nostre riflessioni.
Centro storico – La rivitalizzarono e penso sia sotto gli occhi di tutti. Chi vuole più vivacità e chi più tranquillità ci sarà sempre ma credo che il salto di qualità fatto in questi anni sia un fatto sotto gli occhi di tutti.
Smart City – C'è un tavolo aperto e contiamo di avere risposte per fondi europei. Un bilancio complessivo si potrà fare il prossimo anno. Questo grazie ai nostri centri di ricerca, con la prossima inaugurazione del Tecnopolo.
Famiglia – Siamo consapevoli che la famiglia è l'ammortizzatore principale contro la crisi.
Michele Rosato – L'ex questore non avrà la delega alla sicurezza che rimarrà in capo al sindaco. Ci avvarremo di un contributo consultivo e di confronto, rispettando le competenze di ognuno. No a servizi sovrapposti, sì a servizi complementari in tema di sicurezza.
Povertà – Il tema della povertà si intreccia con moltissimi altri temi. Il recuperare alcune aree va nella direzione di non moltiplicare il disagio e il degrado. Cerchiamo di rispondere in vario modo, insieme a Caritas, Croce Rossa e altre associazioni caritative.
Tasse – Avremmo potuto approvare il bilancio ma non lo abbiamo fatto perché non conosciamo i contorni della legge di Stabilità. Non posso spingermi a dire che i piacentini il prossimo anno potranno spendere meno per le tasse, almeno a livello locale.