Torna alla ribalta un tema caldo della recente campagna elettorale per le regionali e cioè il collegamento veloce tra Piacenza e Milano. Parliamo di treni ogni mezzora che mettano in collegamento una realtà strategica come quella piacentina alla metropoli lombarda. Un tema messo in soffitta nell’ultima parte della campagna elettorale e nel dopo voto ma che ora torna alla ribalta, in vista di Expo 2015, con il coinvolgimento di pezzi da novanta. Su proposta degli Industriali piacentini è sceso in campo direttamente il numero uno di Confindustria nazionale Giorgio Squinzi che ha scritto a Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia.
“E’ una partita importantissima per tutto il nostro territorio – dice Cesare Betti, direttore di Confindustria Piacenza – e non potevamo non potevamo non possiamo non tentarle tutte per giocarla al meglio”. Il problema di Piacenza, secondo Betti, è anche la sua forza e cioè la posizione: “Siamo un terra di confine e come tale siamo sempre stati un po’ emarginati dal resto della regione, con un capoluogo così lontano. Piacenza ha delle peculiarità tutte sue, è attaccata alla Lombardia senza farne parte ed è necessario che si ragioni per aree più che per confini regionali quando si tratta di interventi come quello in questione”. Collegare Piacenza a Milano con treni frequenti, ben tenuti e veloci è dunque indispensabile. Ma non solo in vista di Expo, che aprirà i battenti a maggio e porterà milioni di visitatori; è indispensabile sempre. E di questo deve esserne convinto anche Squinzi che senza pensarci due volte ha raccolto l’invito di Emilio Bolzoni, presidente degli industriali piacentini, e del direttore Cesare Betti, scrivendo subito al governatore Formigoni che, a detta sempre di Betti, è sembrato “un po’ freddo” sulla questione collegamento veloce con Piacenza. Al contrario Stefano Bonaccini, neopresidente della Regione Emilia-Romagna pare più sul pezzo: “Ci ha garantito che sarà il primo provvedimento della sua Giunta”.