Dimitri Micevski è partito per Gallipoli assieme al maestro Roberto Alberti e allo staff della Salus et Virtus. Il biancorosso, capace di dominare nella categoria dei Supermassimi i regionali è pronto per i Nazionali Assoluti, dove si presenta per il secondo anno consecutivo come testa di serie. Ancora una volta il combattente di origini macedoni si presenterà sul quadrato come il più giovane della competizione.
Il cambio di categoria sembra averti fatto bene visto l'esito dei regionali. Quando ti è venuta l'idea?
Ad essere onesto non l'ho fatto per scelta. Mi sono ritrovato a superare il peso precedente e, di conseguenza, ho intrapreso questa nuova avventura: mi trovo comunque molto bene nei Supermassimi.
Ai regionali hai dovuto affrontare anche pugili con molti più kg dei tuoi. Quale l'arma in più per prevalere in questi casi?
Chiaramente ho dovuto cambiare stile. Non si può pensare di vincere facendo i "picchiatori" in questi casi: bisogna usare l'astuzia e conservare il fiato, cercando di mandare a segno più colpi possibili; è fondamentale rimanere cinici e sfruttare le poche occasioni che l'avversario concede per colpire.
Adesso per te si apre l'esperienza dei Nazionali di Gallipoli. Come ti sei preparato?
Attualmente peso 105 kg. Mi sono allenato due volte al giorno, facendo 60-70 minuti di corsa ogni mattina e lavorando con il sacco nel pomeriggio. Mi sento veramente in forma e sono pronto a dare il massimo. Lo scorso anno ho conquistato la medaglia di bronzo agli assoluti. Adesso vorrei metterne al collo una d'un colore diverso.
C'è qualche avversario che temi in particolare?
In questo sport bisogna rispettare tutti, ma non bisogna mai temere nessuno. Qui ci sono i migliori d'Italia e nessun incontro è scontato, ma io sono tra loro e sono convinto di potermi giocare le mie carte.
Il consiglio principale che ti ha dato il tuo allenatore?
Il mister mi sostiene per ogni match. La cosa più importante che mi ha detto è che devo rimanere me stesso. Ha molta fiducia in me e spero di ripagarlo quanto prima mostrando quello che valgo sul quadrato.