"Da quando colleziono materiali cartacei futuristi, il nome e il mito di Bot sono stati per me un obiettivo e un'ossessione". Così scrive Giampiero Mughini nel suo libro "La Collezione". Già perché Mughini non è solo un intenditore appassionato di calcio, ma un amante dell'arte in ogni sua forma e un uomo di raffinata cultura. E ben pochi conoscono l'ammirazione che il giornalista nutre per uno dei principali artisti della storia di Piacenza, ovvero Bot, Oswaldo Barbieri detto il Terribile, futurista, innovatore e inventore di generi, apprezzato da colleghi illustri del calibro di Filippo Tommaso Marinetti. Per celebrare l'artista il Circolo dell'Unione allestirà nella propria sede in piazza Cavalli 68 (secondo piano) una mostra dal titolo "Oswaldo Bot, il Terribile ritorna", rassegna che sarà inaugurata giovedì prossimo 4 dicembre e resterà visitabile fino al 6 dicembre, dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. Alle 11 si terrà il taglio del nastro ufficiale con la presentazione del prof. Alessandro Malinverni, poi, alle 21,15, sarà ospite speciale proprio Giampiero Mughini che converserà con i presenti sulle opere del caleidoscopico artista piacentino.
Venerdì 5 dicembre alle 17,30 ci si sposta alla Galleria Biffi Arte in piazza Sant'Antonino per un secondo incontro dedicato sempre al simbolo del Futurismo della nostra città. Anche lì sarà possibile ammirare numerose opere dell'artista e ascoltare ancora le parole di Giampiero Mughini.
Ma nell'agenda di Bot questo non è l'unico impegno: fino al 9 dicembre alcune opere del Terribile resteranno esposte anche a Voghera nella mostra "Marinetti e l'incendio futurista" dedicata al fondatore del movimento artistico di inizio Novecento, in occasione del settantesimo dalla morte.