Non poteva esserci occasione migliore della Giornata Provinciale del Ringraziamento, che ha avuto luogo questa mattina a Podenzano, per promuovere la petizione al fine di riconoscere la pizza come patrimonio dell’Unesco. L’iniziativa, che qui a Piacenza ha già riscosso parecchi consensi durante le raccolte firme organizzate nel corso delle Giornate Zonali del Ringraziamento, si inserisce nella campagna promossa da Coldiretti insieme alla Fondazione Univerde e all’Associazione Pizzaiuoli Napoletani e contribuirà a garantire l’origine italiana degli ingredienti e della qualità igienico sanitaria nella preparazione.
“Si tratta, afferma Luigi Bisi, presidente Coldiretti Piacenza, di un impulso al riconoscimento dell’arte della pizza come patrimonio culturale e materiale dell’umanità da parte dell’Unesco. La pizza infatti non è soltanto la specialità tradizionale di una regione o di una città, ma è anche il simbolo per eccellenza della ricchezza gastronomica che tutti i comuni italiani offrono; esempio di tale ricchezza è proprio Podenzano, con la storica produzione di pomodoro, elemento fondante la migliore tradizione mediterranea ed ingrediente essenziale del famoso piatto unico.”
“Dal 4 febbraio 2010, prosegue Bisi, la pizza è stata ufficialmente riconosciuta dall’Unione Europea come Specialità tradizionale garantita, ed ora vogliamo un riconoscimento internazionale di fronte al moltiplicarsi di atti di pirateria alimentare e di appropriazione indebita dell’identità. Un’opportunità per fare chiarezza anche in Italia dove quasi due pizze su tre, il 63 per cento, sono ottenute da un mix di farina, pomodoro, mozzarelle e olio provenienti da migliaia di chilometri di distanza senza alcuna indicazione per i consumatori.”
481 milioni di chili di olio di oliva e sansa, oltre 80 milioni di chili di cagliate per mozzarelle, 105 milioni di chili di concentrato di pomodoro dei quali 58 milioni dagli Usa e 29 milioni dalla Cina e 3,6 miliardi di chili di grano tenero con una tendenza all’aumento del 20 per cento nei primi due mesi del 2014: questo il fiume di materia prima importato dal nostro paese nel 2013 e che ha purtroppo compromesso notevolmente l’originalità tricolore del prodotto servito nelle 50mila pizzerie presenti in Italia.
“Firmando per la pizza, conclude il presidente, firmiamo per la tutela del Made in Italy. La Giornata del Ringraziamento dunque, diventerà un’occasione, anche per i consumatori, per fermarsi e rendersi conto di poter contare su tradizioni e prodotti che veicolano valori di casa e di convivialità. Valori che dobbiamo difendere dai quei furti peggiori che non si limitano alla privazione economica ma violano al contempo l’identità e la storia del nostro paese”.
E così la comunità di Podenzano si è stretta intorno a Coldiretti per la Giornata Provinciale del Ringraziamento. Tutti, dai più grandi ai più piccini hanno collaborato per la buona riuscita della festa più importante dell’anno.
I bambini della scuola elementare G. Rodari hanno decorato con impegno le “Buste Contadine” con i temi della nostra agricoltura, che verranno regalate a chi compirà un gesto di solidarietà e acquisterà la pasta della Lega del Filo d’Oro; quella del pastificio Ghigi, che garantisce una filiera agricola tutta italiana dal seme al maccherone e che sostiene da anni chi non vede e chi non sente.
I commercianti hanno decorato le vetrine delle loro attività con i colori ed i simboli dell’Organizzazione, i Creativi proporranno i loro lavori, la sezione locale degli alpini preparerà le castagne per tutti i partecipanti e la pro loco preparerà l’aperitivo di Campagna Amica. Via Montegrappa verrà invasa dai mezzi agricoli con la collaborazione del Consorzio Terrepadane. Anche il gruppo di Donne Impresa e Giovani Impresa contribuirà preparando il vin brulè e raccogliendo le firme per riconoscere la Pizza come patrimonio dell’Unesco.
Poi miele, patate e formaggi, frutta e verdura, vino, prodotti da forno e farine: questi i prodotti della nostra terra che si potranno trovare al Mercato di Campagna organizzato per l’occasione.
“Tutti, afferma Claudio Maschi, segretario di Zona Coldiretti, dai bambini alle maestre, dagli alpini, alla proloco fino all’amministrazione comunale, hanno interpretato il senso di questo momento spirituale riprendendo il valore della gratitudine verso il Creatore.”
“Questa, prosegue Maschi, è la festa di tutte le famiglie: le famiglie dei nostri soci che, con lo stesso amore che riversano nel lavoro quotidiano, hanno preparato con passione i diversi momenti della giornata; le famiglie della squadra Coldiretti che hanno allestito i gazebo tematici ricreando le filiere della nostra terra. Da quelle della montagna, ispirate all’arte dell’apicoltura e agli antichi mestieri fino ad arrivare a quella del grano che si trasforma in farina e poi in pane, per concludere con la filiera del vino.”