Riccardo Muti a Piacenza: “Il mio amore per l’Italia non è in discussione”

 "Il mio amore per l'Italia e l'impegno per la musica in questo Paese non è in discussione". Così Riccardo Muti ha parlato in esclusiva a Rainews24 alla vigilia della tournée dell'orchestra giovanile Cherubini da lui fondata, a lato delle delle prove a Piacenza. 
Il maestro ha ribadito che “avrei potuto prendere facilmente residenza all’estero ma in questo Paese sono nato e qui voglio finire. Semplicemente, dopo la Scala, avevo detto che non avrei più accettato nessun titolo. A Roma, per esempio, non ero direttore musicale ma onorario”. 
Un impegno rivolto oggi soprattutto verso i giovani, come testimoniato dalle prove con l’orchestra Cherubini – da lui fondata 10 anni fa – cioè ragazzi e ragazze che trascorrono nella nostra città un triennio, poi trovando sbocchi in grandi orchestre in tutto il mondo. 
“E’ un’orchestra di formazione, dove imparano la professione del musicista d’orchestra. E’ una delle cose più difficili, qualora la si voglia fare consenso artistico ed etico verso al musica” ha spiegato Ricardo Muti, che alla fine non ha escluso un suo ritorno alla direzione in Italia: “Per adesso non lo so, però non si può mai dire no”. 

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Nel segno di un sempre più intenso rapporto con l'orchestra che lui stesso ha fondato, il prossimo dicembre tornerà a dirigere l'Orchestra Giovanile Luigi Cherubini in una straordinaria tournée di concerti che toccherà alcune delle realtà musicali e dei teatri più significativi d'Italia. Una tournée che prenderà le mosse il primo dicembre dal nuovo auditorium dell'Opera di Firenze, per poi passare a Napoli (9 dicembre), per il concerto che concluderà le celebrazioni dedicate a Niccolò Jommelli, nella storica sede del Conservatorio di musica San Pietro a Majella, dove a Muti, che li ha studiato, è stata recentemente intitolata una sala. Ma il sud della penisola sarà veramente al centro della tournée, che da Napoli arriverà in Puglia, dove la Cherubini si esibirà in ben tre concerti. Il 10 dicembre a Foggia e il giorno dopo ad Altamura, in entrambi i casi l'orchestra sarà chiamata a celebrare la riapertura di storici teatri: da una parte il teatro Umberto Giordano di Foggia, dall'altra il Saverio Mercadante di Altamura. Il 13 dicembre sarà poi la volta del Petruzzelli di Bari, dove Muti ha già diretto la Cherubini nel dicembre del 2009. 
La tournée proseguirà il 15 dicembre al Teatro Ponchielli di Cremona per concludersi il 16 al Teatro Rossini di Pesaro.
"Una tournée che abbiamo definito in tempi brevissimi – sottolinea Mario Salvagiani, Presidente dell'Orchestra – a seguito della decisione del Maestro Muti di rinunciare alla direzione dell'Aida all'Opera di Roma e dell'indicazione di volersi dedicare da questo momento in poi, in Italia, soprattutto ai giovani musicisti della Cherubini. Desidero anche ringraziare – aggiunge ancora Salvagiani – i responsabili dei teatri, che da tempo ci avevano chiesto di poter ospitare la Cherubini, per aver confermato immediatamente le date che abbiamo proposto". 
Sarà un'occasione per dare risalto al prezioso lavoro di formazione dei giovani musicisti che Riccardo Muti sta conducendo con questa orchestra da ben dieci anni e che, dal primo concerto (13 dicembre 2004) a Piacenza dove ha sede, l'ha portata, con organico periodicamente rinnovato, ad esibirsi con successo in molti teatri italiani nonché per le più prestigiose istituzioni internazionali: dal Festival di Pentecoste a Salisburgo – dove è stata protagonista del progetto quinquennale dedicato al Settecento napoletano -, alla Sala d'oro del Musikverein di Vienna, dai teatri di Madrid, Parigi, Buenos Aires a quelli di Mosca e San Pietroburgo. Percorsi che si intrecciano all'annuale residenza estiva al Ravenna Festival, che l'ha coinvolta da protagonista in innumerevoli produzioni operistiche nonché nei concerti per le Vie dell'amicizia, l'ultimo ai piedi del sacrario di Redipuglia nel centenario della Grande Guerra, insieme a musicisti provenienti da orchestre di tutto il mondo.